E anche Casey Stoner, Repsol Honda Team, raggiunge l’ambizioso traguardo delle tre vittorie sul circuito di Laguna Seca negli Stati Uniti, uguagliando due miti del motociclismo mondiale Wayne Rainey e John Kocinsky, in una gara perfetta in cui il campione del mondo in carica torna alla vittoria dopo tre turni di digiuno.
La differenza è stata la scelta delle gomme, Stoner ha azzardato la scelta delle morbide a differenza dei suoi diretti avversari che hanno scelto la dura pensando che in una gara dove il caldo è stato indiscusso protagonista una copertura più conservativa fosse la scelta più appropriata, e invece, contrariamente alla teoria, la pratica ha dato ragione all’australiano.
A circa metà gara Casey Stoner, approfittando di un errore di Jorge Lorenzo, Yamaha Racing Team, colma il gap che lo spagnolo aveva pian piano conquistato nella prima parte di gara, sorpassandolo all’uscita dell’ultima curva in pieno rettilineo, di fatto, l’unico vero sorpasso di una gara sostanzialmente noiosa senza grossi colpi di scena.
Conquista il terzo gradino del podio Dani Pedrosa, Repsol Honda Team, in sella alla nuova evoluzione della RC213V, leggermente in difficoltà a mantenere il ritmo dei primi due, rischiando anche una caduta durante la prima parte di gara.
Medaglia di legno per Andrea Dovizioso, Yamaha Tech3, che vince il derby interno con il compagno di squadra Cal Crutchlow, dopo essere stati leggermente frenati dalla Yamaha ufficiale di Ben Spies, non proprio in perfetta forma fisica dopo l’incidente in qualifica, fino alla scivolata del texano al cavatappi in una dinamica poco chiara con un cedimento nel posteriore della moto.
Stessa sorte per Valentino Rossi, Ducati Team, incappato in una scivolata in entrata del cavatappi, dopo aver perso l’anteriore della moto, problema che affligge la rossa dall’inizio dell’era rossiana. Va meglio il compagno di squadra Nicky Hayden, idolo di casa, che conquista il sesto posto dopo aver recuperato il gap da Stefan Bradl, LCR Team.
Nelle CRT vince Aleix Espargarò, Art-Aprilia Team Aspar, e nono assoluto. Molti i piloti che non hanno concluso la corsa, da Michele Pirro, dopo un contatto con Toni Elias e Randy de Pugnet ad inizio gara, a Danilo Petrucci e Mattia Pasini ritirati per problemi tecnici.
In campionato ancora davanti a tutti Jorge Lorenzo, che sale a quota 205 punti, seguito da Dani Pedrosa a 182, e da Casey Stoner a 173, recuperando 5 punti dal leader spagnolo.
Classifica motoGP, Red Bull U.S. Grand Prix, Laguna Seca
01- Casey Stoner – Repsol Honda Team – Honda RC213V – 32 giri in 43’45.961
02- Jorge Lorenzo – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1 – + 3.429
03- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC213V – + 7.633
04- Anddrea Dovizioso – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 18.602
05- Cal Crutchlow – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 18.779
06- Nicky Hayden – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP12 – + 26.902
07- Stefan Bradl – LCR Honda MotoGP – Honda RC213V – + 28.393
08- Alvaro Bautista – San Carlo Honda Gresini – Honda RC213V – + 50.246
09- Aleix Espargaro – Power Electronics Aspar – ART GP12 – 1’18.993 (CRT)
10- Karel Abraham – Cardion AB Motoracing – Ducati Desmosedici GP12 – 1’22.076
11- Randy De Puniet – Power Electronics Aspar – ART GP12 – a 1 giro (CRT)
12- Yonny Hernandez – Avintia Blusens – BQR MotoGP – a 1 giro (CRT)
13- Colin Edwards – NGM Mobile Forward Racing – Suter BMW – a 1 giro (CRT)
14- Ivan Silva – Avintia Blusens – BQR MotoGP – a 1 giro (CRT)
Emanuele Bompadre
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