PECCO BAGNAIA 10: Settimo al via, primo alla bandiera a scacchi. Il tutto dopo aver resistito agli attacchi del cannibale nelle tornate finali. La sua risposta è stata quella che ci si aspetta da un campione del mondo in carica che guida la migliore moto ufficiale. Bella, fantastica ma nella norma di chi è e si considera un campione; altrimenti perché è la prima guida ufficiale nonché riferimento della Ducati? Nel frattempo i punti dal leader in classifica diminuiscono a 17 e gli fa capire che il gioco per il mondiale non è affatto chiuso. ImPECCabile!
MARC MARQUEZ 10: Prima pole position desmodromica, primo podio in gara, gioia nel vederlo gettare il cuore oltre l’ostacolo; il tutto in sella ad una moto privata del 2023. L’apprendistato in sella alla Ducati, ripeto privata e del 2023, sembra essere finito. Dal 2019 risale sul podio a Jerez, pista che ha segnato pesantemente la sua carriera. Perde il duello con Bagnaia ma tra i due l’eccezionale lo ha fatto lo spagnolo che, si ricorda, guida una moto privata del 2023. La contenuta gioia di Tardozzi e la pacatezza dei telecronisti nel dopo gara fa capire chi tra i due sia un campione. L’8 volte campione sotto al podio mostra i segni della ruota di Nuvola Rossa sulla sua tuta. A ruoli invertiti i “soliti” avrebbero scomodato Vespa e Piantedosi. Lui, invece, la prende a ridere e se la gode. Il tutto, qualora non sia ancora chiaro, in sella ad una Ducati non ufficiale e dell’anno scorso. Grande!
MARCO BEZZECCHI 9: Secondo in griglia di partenza, terzo al traguardo. I due davanti, francamente, erano di un altro pianeta. Una bella prestazione per l’italiano del VR46 Racing Team, la migliore della stagione. Da lui ci attendiamo una maggiore costanza e presenza nelle posizioni che contano. Daje!
ALEX MARQUEZ 8: Medaglia di legno per Alex davanti al pubblico di casa. Difficile fare di più. Bravo!
ENEA BASTIANINI 6: Il fine settimana spagnolo non è stato per lui foriero di soddisfazioni. Ambisce alla riconferma ufficiale e se da un lato la classifica generale lo premia dall’altro lato, quello emozionale, ancora non c’è. Chi attacca Marquez per portare acqua al suo mulino, dimentica di citare Martin. In più sbaglia clamorosamente perché alla terza stagione di moto ufficiale Enea non è stato all’altezza né del teammate né del vice campione del mondo. Sveglia!
JORGE MARTIN 4: Se si gareggiasse solo di sabato, lo spagnolo del Prima Pramac Racing sarebbe irraggiungibile. Purtroppo, per lui, c’è anche la domenica ed in questa sembra non aver compreso fino in fondo la lezione del 2023. Il vantaggio in classifica resta importante ma un K.O. nella pista di casa potrebbe avere conseguenze non indifferenti. Di certo il suo principale avversario ha avuto una dose massiccia di autostima in più. Rimandato!
DUCATI: La migliore.
KTM: La prima delle umane.
APRILIA: Scomparsa.
HONDA: Senza il migliore è notte fonda.
YAMAHA: Chi l’ha vista?
IL PARAGONE: Qualcuno ha paragonato il Bagnaia di oggi al Rossi dei tempi migliori. Premesso che tale paragone è fuori luogo perché Bagnaia con la Ducati ha vinto mentre Rossi no, perché fare simili paragoni? Nel dire certe cose non da merito alle gesta del piemontese. Il continuare a paragonarlo ad altri campioni denota, forse, che sono i primi a non credere in lui. E’ il più forte? E allora…
CURIOSITA’: Che fine ha fatto il mattatore della penultima gara?
COMPLIMENTI: Mi complimento con i cronisti che più volte hanno sottolineato che Bagnaia guida una moto ufficiale del 2024 mentre Marquez una privata del 2023. La professionalità si vede anche in questi piccoli dettagli. Dettagli che, come hanno ampiamente urlato, incidono non poco nella competitività in pista. Bravissimi!
Fonte foto: pagina Facebook MotoGp
