MARC MARQEUZ 10 e Lode: Maestoso, superlativo, semplicemente il più veloce. Alla gara d’esordio nel team ufficiale Ducati l’8 volte campione del mondo fa sue la pole position, la Sprint Rasce e la Gara. Un trittico che fa capire anche ai suoi odiatori seriali il perché della scelta dell’ingegner Dall’Igna di averlo nella sua squadra. Marc ha mostrato non solo una velocità disarmante ma anche un’intelligenza tattica notevole. La lettura e la gestione dell’affaire pressione gomme è stata roba da palati fini. Il tutto in un contesto tecnico/umano a lui nuovo. Ad un certo punto è sembrato un pilota professionista in pista insieme ai piloti amatoriali. Con questa vittoria, Marc Márquez ha eguagliato il record di 112 podi in MotoGP detenuto da Dani Pedrosa. Se il buon giorno si vede dal mattino…Supremo!
ALEX MARQEUZ 9: Ha fatto sue tutte le piazze d’onore da quelle in griglia a quelle dopo le bandiere a scacchi. Si è, poi, permesso anche il lusso di mettersi alle spalle un ufficiale rosso. Il pilota di Cervera ha rivelato una maturità ed una velocità notevoli che lasciano ben sperare per il suo futuro. Tanta roba!
PECCO BAGNAIA 4: E’ il grande sconfitto della prima stagionale. Poche chiacchiere tipo quella del serbatoio piccolo usato nella Sprint Race (chi ha sviluppato la moto negli ultimi 4 anni?) o della scelta dello pneumatico anteriore. Bagnaia, a mio avviso, non abbisogna dello scusodromo con alibi tipo serbatoio che non serbatoia o gomma che non gomma. Alle lingue che hanno interesse a esaltarlo consiglio, se davvero vogliono aiutarlo, di parlare il meno possibile. Pecco è un ottimo e veloce pilota. E’ un 3 volte campione del mondo che non abbisogna di arrampicate sugli specchi o di unghie che stridono sulla lavagna per nascondere l’evidenza dei fatti. Lasciatelo in pace e, soprattutto, lasciatelo imparare dai suoi errori. Solo così potrà essere competitivo come il suo compagno di squadra. D’altronde Marquez ha ammesso che per migliorare il suo approccio alle curve a destra ha analizzato proprio l’azione di Pecco. Diversamente, le lingue corrono il rischio di renderlo antipatico; ma questa è un’altra storia. Forza!
FRANCO MORBIDELLI 7,5: Quinta posizione il sabato, medaglia di legno la domenica. Un bottino più che buono per l’italiano che sembra essere uscito fuori dal tunnel prestazionale negativo delle ultime stagioni. Bravo!
AI OGURA 8: E’ la sorpresa di questo round. Da rookie, in sella ad una moto non ufficiale, ha mostrato una velocità ed una grinta notevoli, sorprendendo e conquistando tutti. Bravo!
PEDRO ACOSTA 4: Sesto il sabato, per ghiaia la domenica. Vero è che guida una moto non competitiva come la rossa ma ciò non lo esime dall’arrivare davanti ai compagni di marca. Poche chiacchiere, meno cadute e più fatti. Prendesse esempio dal connazionale di cui ha fatto finta di non conoscere. Sveglia!
DUCATI: La migliore, ancora…
APRILIA: Bene in attesa del campione.
HONDA: Meglio rispetto all’anno scorso ma ancora male.
KTM: Malino.
YAMAHA: Male, molto male.
Fonte foto: pagina Facebook MotoGp