La vittoria certa ce l’aveva anticipata in una recentissima intervista l’allenatore delle ragazze di Anguillara, che tracciando il profilo della squadra, aveva anche affermato che non sarebbe stata una bella partita: “Il nostro punto debole è quello di non saper giocare contro squadre di un livello tecnico inferiore”.
E quella di sabato, anche se vinta, non la si può certo definire una bella partita, durata tra l’altro molto poco proprio perché il divario in campo tra le due compagine era troppo marcato (25/17 – 25/12 – 25/12).

Molto poco quindi da raccontare, se non la riconferma delle capacità tecniche e agonistiche dimostrate soprattutto dalle solite Raquel Ascensao, Aluna Pelliccioni, Giada Stamenkovic.
Non ce ne vogliano le altre ragazze, tutte ugualmente brave e coautrici del successo, ma purtroppo da fuori campo la schiacciata appare molto più evidente di una bella ricezione o di una reattiva difesa.
Pochissimi gli appunti che siamo riusciti a prendere e che qui di seguito brevemente proviamo a riepilogare.

La partita inizia con una lentezza cui non siamo abituati. Roma 12 è poco meno di uno “sparring partner” e le ragazze dell’Anguillara dimostrano subito di non essere a proprio agio. La Pelliccioni difende e attacca bene ma il ritmo la fa addormentare in un paio di occasioni mentre siamo sul 12 a 9. Alternano cose positive a falli sia la Ippoliti che la Saizzi, quest’ultima forse un po’ troppo fallosa nell’alzare. Sul 15 a 16, unico momento in cui Roma 12 si è trovata in vantaggio, Ferretti si vede costretto a chiamare il time out per svegliare le ragazze. Il sistema funziona: Esce Aluna Pellicioni, entra Elisabetta Soave, Sara Saizzi adesso serve palloni perfetti e Raquel Ascensao sale in cattedra e chiude punti su punti. Il primo set finisce 25 a 17.
Nel secondo tempo il ritmo non cambia di molto. Si arriva velocemente al 12 a 6 e l’allenatore del Roma 12 chiede il time out. Le ragazze di Anguillara raggiungono facilmente il 22 a 12 con Sara Saizzi che tuttavia in alzata si fa fischiare troppi falli, anche se continua a servire ottimi palloni a Raquel Ascensao che non spreca. Immancabili dalla panchina le urla di incitamento di Valeria Flamini e il secondo tempo termina 25 a 12. La partita ripetiamo, non è bella, ma oggi tre punti fanno estremamente comodo e non è il caso di fare i sofisticati.

Nel terzo set aprono i martellamenti sia la Stamenkovic che la Pelliccioni che da sinistra non perdona. La difesa del Roma 12 è tra l’altro frastornata dalla contemporanea presenza in campo delle gemelline Ascensao tra cui non è facile distinguere Raquel che è senza dubbio la più pericolosa. Si arriva molto rapidamente al 16 a 4 con Giada Stamenkovic che schiaccia dal centro evitando facilmente un muro avversario che raramente è riuscito ad opporsi. Con il punteggio di 25 a 12 arriva la fine del terzo tempo e la conferma alla previsione di Ferretti.

Per compensare la scarsità della nostra cronaca, riportiamo qui di seguito alcune note della conversazione che abbiamo avuto con Giulia Artinghelli costretta da un infortunio alla schiena a seguire la partita dagli spalti insieme con il dirigente Bruno Marcucci.

Da quanto tempo gioca nella squadra di Anguillara?
“Praticamente da sempre, sono infatti  dodici anni. I primi dieci come centrale, mentre attualmente rivesto, e con soddisfazione, il ruolo di opposto anche se non mi sento ancora perfettamente a mio agio”.

“Secondo me è un uomo la cui professionalità è indiscussa anche se accompagnata da un po’ di rigidità. E’ molto severo sotto il profilo della disciplina. A volte appare un po’ lunatico,  nel senso buono naturalmente, ma sostanzialmente è una persona che ci mette sempre molto cuore  e questo forse determina da parte nostra la sensazione di sentirci eccessivamente sotto pressione”

“Il bello di questa disciplina è che si tratta di uno sport di gruppo e per me che ho giocato sempre con questa squadra significa aver consolidato una serie di rapporti di amicizia molto importanti.
Trovo difficoltà invece nell’identificare il lato negativo del volley: forse l’impegno degli allenamenti e delle partite, la gestione cioè del tempo che magari potrebbe essere dedicato ad altre cose potrebbe essere visto come un lato negativo.
Basta comunque pensare alla squadra, alla collegialità degli obiettivi per dimenticare facilmente il termine impegno e considerarlo solo un piacere”.

L’anno scorso purtroppo non avete superato i play off ed è sfumata l’opportunità di salire in ‘Serie C’. Quest’anno?
“Siamo partite maluccio, per una serie sfortunata di concause. Personalmente sono molto scaramantica, sicuramente più delle mie compagne di squadra, e non amo fare pronostici. Però, se giochiamo come sappiamo giocare noi, penso che ce la dovremmo fare”.

I nostri migliori auguri a Giulia per un suo pronto rientro in squadra.

Dopo l’undicesima partita di campionato, per il Volley Anguillara la posizione in classifica resta invariata, visto che le appartenenti alla zona alta della classifica hanno quasi tutte vinto;  sabato si va a Roma, al quartiere tuscolano per incontrare l’Italo Svevo che seppur con quattro punti in meno dell’Anguillara, rappresenta un bell’impegno per le atlete di Ferretti. In bocca al lupo ragazze.