Vittoria tanto sofferta quanto meritata quella di sabato scorso in una partita giocata sul filo dei nervi e che però ha dimostrato come le ragazze del Volley Anguillara meritino senz’altro il passaggio alla categoria superiore.
Persi il primo e il terzo set per 25 a 23 e aggiudicatosi il secondo per 25 a 21, la squadra di Giovanni Ferretti ha dovuto lottare pallone su pallone nel quarto set che ha visto scambi lunghissimi prima che le sabatine se lo aggiudicassero per 30 a 28. Con il punteggio di 15 a 11 hanno poi vinto anche il tie break superando una partita difficilissima. Al momento di analizzare i numeri sembra quindi scontato che le armi messe in campo dalle ragazze del Volley Anguillara siano state sostanzialmente due: tecnica e carattere.
Incontriamo poi coach Ferretti prima della sessione di allenamento di lunedi, che nel confessarci di non aver dormito sabato sera per l’adrenalina, lascia trapelare anche un’altra verità.
Il volley Anguillara, visto che ha dovuto portare ripetuti attacchi prima di aggiudicarsi ogni singolo punto, contro chi ha combattuto?
“Contro se stesso. La squadra ha giocato molto male, almeno nella prima fase. Noi abbiamo approcciato molto male la partita. Leggendo i dati statistici è facile interpretare una partita ma questo non significa che la si legga sempre nella maniera giusta. Dobbiamo invece riconoscere che abbiamo battuto malissimo consentendo all’avversario il grosso vantaggio di fare il primo attacco in tutta tranquillità. Come seconda considerazione devo dire che soprattutto nella fase iniziale noi abbiamo avuto in uno dei nostri punti di forza, Raquel Ascensao, una giocatrice estremamente fallosa. Non è stata incisiva come il suo normale standard. Abbiamo inoltre subito molto la difesa in ‘zona 1’ almeno nella prima fase dell’incontro. Una partita nata decisamente male per una serie di motivazioni anche non strettamente collegate all’incontro, per cui l’approccio non è stato quello con cui di solito la nostra squadra affronta la partita”.
Diciamo che all’inizio ve la siete vista brutta, poi cosa è successo?
“Non esattamente, conosco la capacità di ripresa delle ragazze. Il secondo set infatti l’abbiamo vinto in scioltezza facendo il gioco di cui siamo capaci e senza particolari problemi. Queste sono partite dove comunque conta l’anima e quel qualcosa di più che si deve essere capaci di mettere in campo. Il terzo set lo abbiamo buttato via noi con una Giada Stamenkovic completamente fuori di testa, e che con tre invasioni ha praticamente regalato il set al Tivoli. Poi Aluna Pelliccioni ha cominciato a martellare secondo il suo stile e la stessa Raquel si è brillantemente ripresa dopo che avevo dato indicazioni alla palleggiatrice Simona Ippoliti di servirla non su palla alta ma su palla anticipata. Da quel momento il Tivoli non ha più visto una palla. Da sottolineare la prova più che brillante di Marlene Ascensao con una percentuale di 80% in attacco. In difesaa Valeria Flamini è stata splendida, così come pure Aluna con percentuali in ricezione stratosferiche”.
E arriviamo così al tie break.
“Non c’è stata storia, con un 15 a 11 che non dice pienamente la verità visto che la squadra ha giocato in piena sicurezza con degli attacchi di Aluna e Raquel che non consentivano nessun tipo di difesa. Potrei dire che è uscita la ‘tigna’ dell’intera squadra, soprattutto dal quarto set che avremmo meritato di vincere molto prima di dover arrivare a 30”.
Come pensa che sarà la partita di ritorno?
“Le ragazze di Tivoli non hanno la nostra capacità di attacco o di difesa a muro, però devo ammettere che sono molto ben organizzate e sanno usare scelte tecniche oculate mirando a colpire i punti deboli della nostra disposizione in campo. Sabato prossimo conto di vedere molta gente in tribuna a supportare le nostre ragazze che ne avranno bisogno, data l’enorme difficoltà della partita”.
Non sarà una partita facile anche perché le ragazze sono consapevoli che la vittoria non è affatto scontata e il passaggio alla serie C non ancora garantito: molto è stato fatto e moltissimo è ancora da fare. Noi tifiamo per loro e sappiamo per certo di essere in buona e numerosa compagnia.
Persi il primo e il terzo set per 25 a 23 e aggiudicatosi il secondo per 25 a 21, la squadra di Giovanni Ferretti ha dovuto lottare pallone su pallone nel quarto set che ha visto scambi lunghissimi prima che le sabatine se lo aggiudicassero per 30 a 28. Con il punteggio di 15 a 11 hanno poi vinto anche il tie break superando una partita difficilissima. Al momento di analizzare i numeri sembra quindi scontato che le armi messe in campo dalle ragazze del Volley Anguillara siano state sostanzialmente due: tecnica e carattere.
Incontriamo poi coach Ferretti prima della sessione di allenamento di lunedi, che nel confessarci di non aver dormito sabato sera per l’adrenalina, lascia trapelare anche un’altra verità.
Il volley Anguillara, visto che ha dovuto portare ripetuti attacchi prima di aggiudicarsi ogni singolo punto, contro chi ha combattuto?
“Contro se stesso. La squadra ha giocato molto male, almeno nella prima fase. Noi abbiamo approcciato molto male la partita. Leggendo i dati statistici è facile interpretare una partita ma questo non significa che la si legga sempre nella maniera giusta. Dobbiamo invece riconoscere che abbiamo battuto malissimo consentendo all’avversario il grosso vantaggio di fare il primo attacco in tutta tranquillità. Come seconda considerazione devo dire che soprattutto nella fase iniziale noi abbiamo avuto in uno dei nostri punti di forza, Raquel Ascensao, una giocatrice estremamente fallosa. Non è stata incisiva come il suo normale standard. Abbiamo inoltre subito molto la difesa in ‘zona 1’ almeno nella prima fase dell’incontro. Una partita nata decisamente male per una serie di motivazioni anche non strettamente collegate all’incontro, per cui l’approccio non è stato quello con cui di solito la nostra squadra affronta la partita”.
Diciamo che all’inizio ve la siete vista brutta, poi cosa è successo?
“Non esattamente, conosco la capacità di ripresa delle ragazze. Il secondo set infatti l’abbiamo vinto in scioltezza facendo il gioco di cui siamo capaci e senza particolari problemi. Queste sono partite dove comunque conta l’anima e quel qualcosa di più che si deve essere capaci di mettere in campo. Il terzo set lo abbiamo buttato via noi con una Giada Stamenkovic completamente fuori di testa, e che con tre invasioni ha praticamente regalato il set al Tivoli. Poi Aluna Pelliccioni ha cominciato a martellare secondo il suo stile e la stessa Raquel si è brillantemente ripresa dopo che avevo dato indicazioni alla palleggiatrice Simona Ippoliti di servirla non su palla alta ma su palla anticipata. Da quel momento il Tivoli non ha più visto una palla. Da sottolineare la prova più che brillante di Marlene Ascensao con una percentuale di 80% in attacco. In difesaa Valeria Flamini è stata splendida, così come pure Aluna con percentuali in ricezione stratosferiche”.
E arriviamo così al tie break.
“Non c’è stata storia, con un 15 a 11 che non dice pienamente la verità visto che la squadra ha giocato in piena sicurezza con degli attacchi di Aluna e Raquel che non consentivano nessun tipo di difesa. Potrei dire che è uscita la ‘tigna’ dell’intera squadra, soprattutto dal quarto set che avremmo meritato di vincere molto prima di dover arrivare a 30”.
Come pensa che sarà la partita di ritorno?
“Le ragazze di Tivoli non hanno la nostra capacità di attacco o di difesa a muro, però devo ammettere che sono molto ben organizzate e sanno usare scelte tecniche oculate mirando a colpire i punti deboli della nostra disposizione in campo. Sabato prossimo conto di vedere molta gente in tribuna a supportare le nostre ragazze che ne avranno bisogno, data l’enorme difficoltà della partita”.
Non sarà una partita facile anche perché le ragazze sono consapevoli che la vittoria non è affatto scontata e il passaggio alla serie C non ancora garantito: molto è stato fatto e moltissimo è ancora da fare. Noi tifiamo per loro e sappiamo per certo di essere in buona e numerosa compagnia.
Renato Magrelli
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