Due punti molto importanti quelli che le Sabatine sono riuscite a portare a casa ai danni della Comal Privilege di Civitavecchia. Due punti carichi di orgoglio  (purtroppo manifestato solo in pochissime fasi di gioco) che consentono alle “ragazze di Ferretti” di restare ancorate alle due papabili per il passaggio in B1.
Un primo set che in meno di diciotto minuti mette in imbarazzo la squadra di Anguillara che non sembra in grado di entrare in partita e che cede le armi senza superare i quattordici punti. “Lente e disattente” potrebbe essere la sintesi della cronaca della prima frazione, e senza timore di offendere nessuno, abbiamo la sensazione che giocare di domenica sia rischioso se il sabato precedente si è andati in qualche modo a …festeggiare.
Non abbiamo neanche il tempo di capire come sia stata possibile una debacle così mortificante che le Sabatine nel secondo set rendono pan per focaccia alle Civitavecchiesi con un punteggio quasi uguale.
Strana partita quella a cui abbiamo assistito fino a quel momento, con la certezza tuttavia che il terzo set sarebbe stato chiarificatore circa i reali valori messi in campo dalle due compagini.
Propria la terza frazione tuttavia, anche se combattutissima, è quella che ci fa temere il peggio. A metà del tempo le Sabatine sembrano in grado di gestire un leggero vantaggio ma le civitavecchiesi pur se sottoposte ad una specie di assedio, riescono comunque a difendere tutti i palloni, si portano a condurre per 21 a 17 e manterranno il distacco fino alla fine della frazione nonostante un paio di pregevolezze di Marlene Ascensao. Locali che non fanno cadere mai un pallone a terra, e Sabatine che invece sono approssimative in ricezione, in difficoltà nella difesa e nel muro, poco potenti nel tentare di chiudere i punti.
Si cambia campo e le espressioni sui visi delle “ragazze di Ferretti” non lasciano presagire nulla di buono. Comincia il quarto set, anche questo caratterizzato dall’assoluta  mancanza di sportività di una certa parte di pubblico che non cerca di sostenere la propria squadra ma solo di danneggiare quella avversaria.
Le Civitavecchiesi si portano velocemente a condurre per 8 a 3 anche a causa di una serie di ricezioni più che approssimative che sembrano voler ridimensionare i sogni di gloria delle Sabatine. Le locali mantengono il loro vantaggio fino al punteggio di 18 a 12 quando Ferretti chiama il time out. Le Sabatine raschiano il fondo del loro barile d’orgoglio e raggiungono le Civitavecchiesi sul 20 pari grazie anche a precisi servizi della Stamenkovic sulle mani forse più deboli della ricezione locale. In un crescendo di tensione le “ragazze di Ferretti” riescono ad andare in vantaggio di quel tanto che consente loro di vincere la quarta frazione e l’accesso al tie break.
Forse in questo quarto set la Comal ha peccato un po’ di presunzione ritenendo ormai di aver vinto l’incontro e a nulla è servita la grancassa dalle tribune…
Cambio di campo con le Sabatine che non hanno esultato più di tanto, certamente consapevoli che hanno rischiato moltissimo.Ultimo set e qui ora serve solo il carattere.
Partenza in leggera salita ma poi tre bellissime chiusure della Fiorucci e una veloce della Stamenkovic assegnano i due punti al Volley Anguillara.
Senza voler scadere in sterili pagelle di natura calcistica, ci premettiamo tuttavia di riepilogare per sommi capi, le prestazioni delle Sabatine.
In campo abbiamo visto una Valeria Flamini a fasi alterne, le gemelline Ascensao non propriamente in forma così come pure la Mosetti che ha giocato al palleggio solo nel primo set. Buona volontà dimostrata da Ilaria Fiorucci ma non esattamente precisa. L’alzatrice Flavia Gemma, non al meglio delle condizione ma assolutamente giustificata per la mancanza di allenamenti dovuti al recente infortunio al piede: entra coraggiosamente in campo e sorprende più di una volta con astuzia la prima linea avversaria. Molto precisa questa volta Giada Stamenkovic con delle veloci che spessissimo hanno sorpreso il muro avversario incapace di difendere al centro.
Apprezzabile la prestazione, almeno  nella seconda fase del match, di Aluna Pelliccioni che dalla seconda linea difende alla disperata parecchi palloni insidiosi e da posizione quattro riesce molto spesso ad aver ragione del seppur attento muro civitavecchiese.
Non giudicabili, per il brevissimo utilizzo, sia la Onori che la Artinghelli. A quest’ultima abbiamo chiesto di farci una breve sintesi dell’incontro.
Orgoglio e pregiudizio: il primo lo avete messo in campo verso la fine dell’incontro, il secondo lo manifestiamo noi che pensiamo che sabato sera si sia festeggiato troppo. E’ così?
“Può sembrare poco credibile ma voglio smentire questo sospetto. Ieri sera la squadra, tutta, si è comportata benissimo, con la professionalità dovuta in questi casi, nessuna tirata all’alba quindi. Abbiamo forse sentito molto questa partita e ci siamo contratte troppo sapendo che tra le nostre avversarie alcune sono in grado di giocare a livelli altissimi”.
Oggi siete riuscite a passare solo dal centro. Scarso il muro e scarsa la ricezione. Il motivo?
“E’ vero, Giada è stata magnifica oggi. La squadra ha delle impostazioni diverse dovute a nuovi ingressi e forse abbiamo bisogno di più tempo per trovare gli automatismi indispensabili. Quella mostrata oggi non è la nostra pallavolo, ci rifaremo presto”.
In panchina oggi mancava Alfredo Brancaleoni.
“Sì, deve subire un intervento ad un ginocchio e voglio approfittare per mandargli i nostri migliori auguri unitamente a tutto il nostro affetto. Lo aspettiamo a breve di nuovo tra di noi”.
Approfittiamo anche della presenza del Presidente Pignoloni per chiedere anche il suo parere.
Presidente, che partita ha visto?
“Un inizio di partita con un comportamento inspiegabile per chi conosce le capacità di questa squadra. Era comunque importante vincere e questo obiettivo è stato centrato”.
Difficile passare per gli opposti mentre al centro la Stamenkovic si è sempre fatta valere. E’ così?
“Temo che le gemelline Ascensao non siano ancora al massimo della forma e la Gemma  rientrata solo oggi reduce da un infortunio che tra l’altro non le ha permesso di allenarsi. Qualche giustificazione quindi c’è”.
Ancora difficoltà di ricezione con conseguente impossibilità di costruire azioni conclusive.
“Siamo all’inizio del campionato e una messa a punto dovrà certamente avvenire e a breve. C’è da lavorare, c’è sempre da lavorare, il potenziale lo abbiamo”.
Presidente di una Società con due squadre in B2. Una bella soddisfazione, o no?
“Certamente. Una passione ampliamente ripagata dai risultati anche se devo dire che lo sforzo economico che stiamo affrontando quest’anno è decisamente pesante”.
Sabato sera, alle ore 19,00 il volley rosa incontra al Palafagiani la temibile squadra del Terracina, una delle papabili al passaggio in B1. Ci sarà da soffrire, tanto in campo quanto sugli spalti.
Un’ultima nota a margine: il volley non merita la faziosità di un certo tifo che cerca di disturbare il palleggio delle avversarie con sistemi tanto rumorosi quanto poco sportivi. La grancassa, che comunque non ha pagato, non può essere il biglietto da visita di una squadra di volley seria.