Tra un allenamento e l’altro, parliamo con Augusti Filzi, per tradizione familiare canoista, , istruttore federale, allenatore e atleta da più di trentadue anni. Una successiva specializzazione in dragon boat e conseguenti notevoli risultati con ben due presenze ai campionati europei.
Augusto, chi sono i nostri giovani eroi?
“Ragazzi e ragazze di età compresa tra i dieci e i tredici anni. Hanno partecipato i primi di settembre al Meeting delle Regioni e alla finale nazionale del campionato giovani che si è svolto a Caldonazzo, nel Trentino.
I più grandicelli si sono confrontati sul K1, ovvero il modello utilizzato nelle olimpiadi, i più giovani invece sul 420 che è più stabile e più contenuto nelle dimensioni. Si sono cimentati sulle distanze dei 200  e 2000 mt”
Come hanno implementato il già nutritissimo palmares della Società  Dragolago?
“Diciamo subito che si è trattato della prima esperienza in campo nazionale della sezione giovanile di canoa della Società Dragolago di Vigna di Valle, la cui specialità fino ad oggi è stata quella di competere con i dragon boats. La nostra spedizione è stata un po’ una scommessa perché anche se alcuni dei nostri giovani si erano aggiudicati ottimi piazzamenti a Sabaudia, sapevamo che avremmo incontrato atleti di Società canoistiche molto potenti. La nostra decisione è scaturita da una  presenza di giovanissimi appassionati di canoa che si è infoltita sensibilmente, soprattutto con risultati di tutto rispetto, per cui abbiamo deciso di farci conoscere a livello nazionale anche in questa disciplina”.
Come si accede a competizioni di carattere nazionale?
“Le gare di K1 a Sabaudia, svoltesi la settimana precedente al Meeting delle Regioni, é servita proprio a selezionare gli atleti per la competizione nazionale”.
Cosa avete riportato a casa?
“A Caldonazzo abbiamo ottenuto due primi posti con Thomas Rinaldi nel K1sulla distanza dei 2000 mt e con Mattia Chiavari nel 420 categoria allievi sulla distanza dei 200 mt. Le ragazze si sono fatte notare per un bellissimo secondo posto nel K2 520, Isabel Filzi e Flavia Guidi, sulla distanza dei 2000 mt. Isabel inoltre è arrivata seconda anche sul 420 sulla distanza dei 200 mt. Le nostre atlete si sono anche aggiudicate un terzo posto nella staffetta femminile sul 420 e sul 520: Flavia Guidi come singolista e Isabel Filzi e Flavia Iacovacci sul K2.
Esiste anche una classifica per Società?
“Certamente. Sono validi i risultati conseguiti in tre diverse competizioni: due a Mormanno in Calabria e una a Caldonazzo. Mi preme sottolineare che nonostante noi abbiamo partecipato solo a quest’ultimo evento, ci siamo classificati al ventesimo posto su sessantaquattro Società canoistiche”.
Come é strutturata la vostra scuola?
“Oltre ad un programma annuale, noi effettuiamo anche degli stages estivi della durata di sette o quindici giorni. Una vera e propria full immersion che vede gli allievi dormire in tenda qui al circolo e consolidare l’apprendimento della tecnica canoistica oltre che tutta una serie di nozioni complementari. Per chi invece vuole avviarsi all’agonistica noi abbiamo predisposto dei corsi che iniziano con l’individuare nel singolo giovane l’attitudine ad un’imbarcazione ancorché in un’altra: andiamo infatti dal 420 al K1 alla canoa polinesiana per la quale purtroppo ancora non esistono campionati nazionali. Non esiste una durate predefinita nei nostri corsi, tutto dipende da come rispondono i singoli. E’ chiaro che chi proviene da una precedente esperienza sportiva ha dei vantaggi soprattutto se la sua esperienza era basata sull’equilibrio che nella nostra disciplina è fondamentale. Le ragazze che provengono dalla danza o dalla ginnastica artistica ad esempio, diventano presto imbattibili nella canoa”.
Ma la canoa che così tanto stimola la muscolatura,  è uno sport per ragazze?
“Mi lasci sfatare un luogo comune che non ha alcun fondamento. Susanna Cicali che lo scorso anno ha vinto il titolo di Miss Italia sportive, è una delle canoiste più forti a livello nazionale. Se questo sport ne avesse sformato il fisico, pensa che avrebbe vinto un titolo di bellezza? Una pratica corretta nella canoa non comporta alcun scompenso muscolare come invece spesso avviene in palestra”.
Prossimi appuntamenti per i giovani canoisti del Dragolago?
“Sicuramente la prima gara regionale che di solito si svolge nel mese di marzo a Castelgandolfo o a Sabaudia. Puntiamo poi ad una gara internazionale per club che si svolgerà a Rovigo in primavera, un appuntamento classico in cui si registra la partecipazione di circa mille atleti. Fino ad allora faremo sedute di allenamento e di perfezionamento”.

Fin qui, l’attività canoistica. Il circolo di Luciano Malgeri non va però in letargo e così domenica prossima gli appassionati della polinesiana potranno godere di un’assoluta novità. Con partenza alle 09,30 a Vigna di Valle, dalle acque antistanti il Dragolago, alcuni equipaggi si sfideranno in una gara a staffetta che circumnavigherà il lago di Bracciano in un tempo previsto tra le due ore e mezzo e le tre, con sei tappe predeterminate comprese tra i tre e i sei chilometri. Ogni equipaggio potrà avere tra i tre e i sei atleti e le categorie saranno tre: maschile, femminile e misto (in questo caso almeno la metà degli atleti deve essere femminile). Un equipaggio del Sud Africa darà a questo appuntamento una connotazione internazionale. Gli atleti stranieri sono a Roma per partecipare ad una maratona che si svolgerà sul Tevere e si sono dichiarati disponibili e onorati di far parte di questo evento.
Come si fa a non considerare il Dragolago la vera eccellenza di Anguillara?