DANI PEDROSA 10: Pole position e ritorno al successo davanti al pubblico di casa per il fantino di Sabadell. Già nella gara precedente aveva dato dimostrazione che per le posizioni che contano bisogna fare i conti con lui. Appena messe le ruote in Europa, il 26 della Honda ha iniziato a girare fortissimo e così ha centrato la trentesima prima piazza nella top class. La vetta del campionato dista solo 10 lunghezze; si può fare!
MARC MARQUEZ 8,5: Prende paga dal compagno di squadra, ma riduce il distacco dal leader in classifica a sole 4 lunghezze. Il suo talento, abbinato alla sua testa, hanno già dato dimostrazione di essere i leader in assoluto. A Jerez il campione del mondo in carica, nei confronti dei predecessori, ha fatto molto meglio. In futuro questi potranno risultare punti fondamentali. Bravo!
JORGE LORENZO 8+: Il maiorchino inizia a guidare la Rossa come vuole ed i risultati si vedono. Dall’ottava casella della griglia, sorpasso dopo sorpasso, strappa con il cuore la terza posizione. Proprio come fece Rossi al primo anno desmodromico, centra il podio alla quarta occasione. Un appunto: chi cerca in tutti i modi di screditare Lorenzo per cercare di giustificare le brutte figure fatte illo tempore da Rossi, dimostra di essere antisportivo. Il sorriso del “martillo” lascia ben sperare per il futuro. Forza!
JOHANN ZARCO 8,5: Primo delle Yamaha, primo dei privati. Il francese è sempre più la sorpresa piacevole di questa strana MotoGp. L’inizio gara è arrembante e per molte tornate è il pilota che più emoziona. Cede nel finale ma può essere più che soddisfatto del risultato ottenuto. Intrepido!
ANDREA DESMODOVI 7: Primo italiano al traguardo, riesce a concludere davanti alle due Yamaha ufficiali. Rispetto al teammate è sembrato un pizzico frenato, ma la quinta posizione, tutto sommato, è più che sufficiente. Forza!
MAVERICK VINALES 6: Il ragazzo di Figueres, dallo spegnimento del semaforo allo sventolare della bandiera, non è mai sembrato a suo agio. Commette degli errori che potevano costare caro. Una sesta posizione insapore che, però, in ottica mondiale non pregiudica più di tanto le cose. Rimandato!
ANDREA GHIANNONE 3: Da “Desmoiann” a “Ghiannone” il passo è breve, specie se le gare diventano occasioni per provare la resistenza delle carene. L’italiano ha talento e su questo non ci piove. Da solo, però, il talento non basta; occorre ragionare per non strafare. I giri singoli non danno punti. Bocciato!
VALENTINO ROSSI 4: Sogna il decimo titolo, ma a Jerez becca solo la decima posizione. Un fine settimana, il suo, mai all’altezza della leadership che, nonostante tutto, conserva. Neanche tra il warm up ed il via, centra un assetto decente. Strano….Anche l’Aprilia di Aleix Espargaro gli arriva davanti. Man mano che perde posizioni, la telecronaca da moscia passa a triste, per concludersi, infine, in depressa. Non ottimo e non abbondante!
HONDA: In formissima.
DUCATI: In ascesa.
YAMAHA: In discesa.
SUZUKI: In ghiaia.
APRILIA: Fortemente in!
KTM: Ancora lontana.
ANORMALITA’: “Rossi e Vinales sono il vero simbolo della difficoltà della Yamaha equipaggiata con delle gomme normali, diciamo…..”. Appunto, che diciamo?
GOMBLODDO: Quelli che chiamano “complottisti” quanti spiegano come le gomme possano influenzare pesantemente le gare, come mai oggi parlano di pneumatici “normali”?
Se le gomme favoriscono alcuni vanno bene, altrimenti diventano una ciofeca se favoriscono gli altri?
Queste benedette gomme, allora, possono o non possono fare il bello ed il cattivo tempo? Il vero complottista, a mio parere, è chi dice il contrario o fa finta (per convenienza) di nulla.
TELECRONACA: E’ incredibile come il tono della stessa sia fortemente legata alle prestazioni di Rossi. Sentito come è stato salutato il taglio di traguardo di Pedrosa? Neanche fosse stata la diretta di un funerale di stato. L’elogio del vincitore ed il riconoscimento dei meriti di chi ha fatto bene sono stati, a mio parere, ridotti ai minimi termini. Il canone si paga per avere un servizio completo, giusto? Una sofferenza che, però, spinge a stringermi intorno al loro dolore sportivo.
Un saluto a Cicciobello!
