Nello staff della Scuola calcio del Football Club Frascati ritroverà un frascatano che, come lui, ha fatto tanta strada nel mondo dei professionisti vale a dire Giancarlo Ceccarelli. Paolo Pochesci, dopo che in estate è stato a un passo dall’essere nominato responsabile del settore giovanile della Ternana (città nella quale il suo nome è ancora ricordato con grandissimo piacere per i cinque anni da calciatore e i due da osservatore), è tornato a far parte dello staff del club tuscolano di cui sarà supervisore tecnico.
«Dobbiamo valutare gli ambiti del mio ruolo perché c’è già uno staff composto da ragazzi estremamente competenti e quindi non voglio calpestare i piedi a nessuno, ma sono pronto a offrire la mia esperienza al Football Club Frascati. In estate è capitata questa possibilità di tornare a lavorare con la Ternana, club che ho nel cuore come anche la Lazio dove sono stato per undici anni con vari incarichi. L’opportunità poi è saltata in extremis, ma in precedenza mi era sembrato corretto dire al presidente Stefano Lopapa di organizzarsi in vista della nuova stagione. Nel nuovo organigramma ho trovato il neo direttore generale Claudio Laureti, una persona di grande competenza e molto consapevole di ciò che c’è da fare a livello organizzativo: credo che con l’avvento suo e del suo staff si possa parlare di un anno zero per il Football Club Frascati». Club a cui lui, da frascatano di nascita, aveva offerto il suo appoggio già tre anni fa.
«A Frascati sono nato e quindi l’idea che mi ha mosso è stata quella di provare a fare qualcosa per la città, ma ci siamo trovati di fronte a una serie di persone che ci hanno fatto la guerra. La nuova amministrazione comunale ha provato a fare chiarezza su una serie di aspetti e ci ha dato la possibilità di poter avere degli spazi all’Otto Settembre e questo è già un passo avanti importante rispetto al passato».
L’esperienza e la capacità di fare calcio di Pochesci saranno estremamente utili nel percorso di crescita del Football Club Frascati. «L’aspetto primario è quello di far divertire i bambini e di farli migliorare grazie al lavoro di tecnici qualificati che ne curino nel dettaglio la formazione calcistica, ma anche umana».
