Il risultato del primo set non deve trarre in inganno: non si è trattato di combattività ma di una frazione giocata a ‘ciapa no’, ovvero a chi sbagliava di più. Il Volley Anguillara ha commesso un paio di errori di meno e si è aggiudicata così la prima frazione. Quando però dall’inizio del secondo set il Divino Amore ha cessato di sbagliare, non c’è stata più gara.
“Il Divino Amore è una squadra con caratteristiche molto particolari: batte molto bene, ha un muro alto” ha recentemente affermato Giovanni Ferretti. E sabato scorso noi abbiamo visto infatti ricezioni spesso approssimative così come muri avversari che ribattevano i colpi di Raquel Ascensao, della Scalambretti e della Pelliccioni mentre dietro la difesa stentava a supportare gli attacchi sabatini. Molti i palloni sporchi a cui non si è tuttavia quasi mai contrapposta quella sperata reattività in grado di recuperare con un guizzo. Filano via veloci e terribili il secondo e il terzo set, mentre nell’ultimo si rivede un po’ di grinta purtroppo tardiva e incapace comunque di colmare il gap guadagnato dal team del Divino Amore.
Una sconfitta meritata che forse ha molti padri e che crediamo debba generare approfondite analisi e soprattutto una serie di strategie tarate su obiettivi realistici. Mentre assistevamo all’incontro ci tornavano in mente altre recenti dichiarazioni rilasciate ad un giornale del settore da coach Ferretti che parlava di “ritrovata determinazione e attenzione”, e soprattutto della “tenacia che caratterizza il team”. Abbiamo cercato queste caratteristiche mentre le Sabatine sembravano invece accontentarsi di fare atto di presenza. Pensavamo di poter rivedere un gruppo che cercava di vendere cara la pelle e abbiamo invece dovuto accettare qualcosa che assomigliava moltissimo ad una stanca rassegnazione. “L’importante è partecipare, fa comodo solo ai perdenti di professione”: può sembrare un’osservazione dura ma non ce ne scuseremo anche perché ci piacerebbe che le atlete di Anguillara ogni tanto si chiedessero se stanno mettendo in campo la stessa voglia di combattere che vedono negli occhi solo di alcune delle loro compagne. Se è vero che la squadra quest’anno si “aspettava un campionato tranquillo privo di qualunque velleità”, non vorremmo che aver raggiunto la parte alta della classifica abbia determinato una sorta di appagamento nelle ‘ragazze di Ferretti’. Sarebbe la fine per una disciplina sportiva che insegna come solo l’ultimo pallone a terra determina la fine di una partita.
Sabato prossimo inizia il girone di ritorno e  la squadra di Ferretti gioca di nuovo fuori casa, nella stessa palestra di Fonte Meravigliosa dove incontrerà il KK Eur Volley battuta all’andata con un secco 3 a 0. Attualmente in classifica la squadra romana segue quella sabatina a tre punti di distanza: riuscirà il Volley Anguillara a resistere alla tentazione di fare un altro regalo alle avversarie?