Tutto comincia più di diciotto mesi fa, con la compilazione di un modulo che ci avrebbe consentito di accedere alle prime selezioni per poter diventare uno dei 2500 volontari, o per meglio dire uno dei “friends” di Roma09.
Abbiamo superato i primi filtri e anche alcuni corsi di formazione fino ad arrivare ai primi di luglio quando siamo stati invitati a ritirare la divisa e le tanto temute Superga tricolore.
In base alle nostre caratteristiche siamo stati assegnati ad uno dei tanti dipartimenti e finalmente abbiamo avuto la possibilità di partecipare, se liberi dai turni, alla cerimonia d’apertura.
Altre selezioni e altri compiti assegnati, tutto in base ad un numero. Il nostro era il 121 e solo più tardi abbiamo scoperto che corrispondeva al Mozambico. Ebbene sì, avremo avuto il piacere e l’onore di precedere la squadra africana durante la sfilata.
Un altro paio di giorni di prove e finalmente arriva la serata di sabato: conosceremo finalmente gli atleti del Mozambico.
Alle 19,00 arrivano i primi bus degli atleti ma noi aspetteremo invano, così come altri friends, di venire raggiunti dai campioni. Purtroppo non tutte le nazioni facenti parte della FINA hanno mandato nuotatori. I gruppi dei Brasiliani, dei Messicani, degli Australiani ci fanno dimenticare presto che non tutte le nazioni sono rappresentate. E la festa comincia, e lasciamo alle foto del back stage e a quelle della splendida scenografia scattate dall’amico Enrico Cimador che ce le ha gentilmente concesse, il difficile compito di spiegare l’emozione che ci ha pervaso tutta la sera, un’emozione che le temute Superga non sono riuscite a mitigare.
Alla cerimonia d’apertura noi c’eravamo, e non lo dimenticheremo facilmente.

RM

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