Un secondo set alla riscossa che però ha esaurito tutta la carica emotiva delle locali che nel terzo e nell’ultimo set sono ripiombate in una sorta di rassegnazione che avrebbe impedito a chiunque di risalire la china. Forse lo sforzo più grande lo hanno fatto le atlete della panchina che non hanno mai cessato di incitare le colleghe scese in campo.
C’è da dire comunque che per le ragazze di Anguillara, molte giovanissime e alla prima esperienza in B2, l’obiettivo del campionato resta quello di continuare ad occupare la parte alta della classifica, per cui tutto quello che potrà venire in più avrà del miracoloso. Molte le squadre che aspirano ai primi tre posti, e tutte ben impostate e in grado di dare del filo da torcere al Volley Anguillara.
Basta guardare la striscia delle prime cinque in classifica per concordare su quanto sia facile, sono infatti sufficienti un paio di incertezze, farsi superare dalle dirette antagoniste.
Il Narni è campione d’inverno e il sette gennaio ospiterà proprio il Volley Anguillara in quella che per la compagine di Ferretti sarà la prova della verità mentre il Sartel Olbia si scontrerà in casa con la Polisportiva Roma 7. Questi due scontri determineranno un sicuro cambiamento al vertice della classifica nel quale è alquanto probabile che si inserisca il Divino Amore che giocherà in casa contro lo Janas di Quartu. Il Rieti che dopo una partenza brillante ha perso diversi punti per strada, non avrà vita facile in casa del KK Eur Volley sua diretta inseguitrice ad un punto.
Proviamo comunque a tornare alla partita di sabato scorso e lo facciamo con il coach del Volley Anguillara.
Ferretti, una brutta partita caratterizzata da rinunce?
“Dopo il secondo set le ragazze evidentemente avevano esaurito la forza che avevano dentro. L’hanno utilizzata tutta per aggiudicarselo”.
Guardando i visi delle Sabatine in campo si vedeva tutta la loro incapacità di reagire, è così?
“Questo è quello che succede quando si gioca male e purtroppo non sto parlando di una o due giocatrici: è sempre la prestazione del collettivo che determina la vittoria o una sconfitta come quella subita contro il San Paolo. Evidentemente in questo momento questo è quello che la squadra può dimostrare. Già sabato scorso avevamo avuto le prime avvisaglie, purtroppo la condizione fisica e mentale non si possono improvvisare”.
Al di là del risultato, la squadra vera di Anguillara quale è? Quella del recente passato o quella vista nelle ultime due partite? Non è che qualcuno si è montato la testa?
“La vera squadra non è certo quella che abbiamo visto oggi. Troppo brutta anche perché sono venute meno quelle che sono le sue caratteristiche di gioco. Non abbiamo ricevuto, non abbiamo murato e non abbiamo difeso. Con una ricezione così brutta è impossibile portare attacchi diretti. Le nostre avversarie sono così sembrate dei mostri. Sono una bella squadra e hanno giocato bene ma sono sembrate molto di più della realtà proprio per colpa delle nostre carenze”.
In effetti la squadra di Anguillara si è limitata a rinviare il pallone mentre il San Paolo chiudeva punti su punti. Una diversa cattiveria agonistica?
“Noi abbiamo giocato ‘sporco’, nel senso che il nostro attacco non aveva efficacia perché il pallone trovava sempre o il nastro della rete o qualche spizzata. Troppe giocatrici inoltre ‘non ci stanno con la capoccia’. Quando l’interezza della squadra attraversa questi momenti c’è molto poco da inventare, compresi alcuni cambi che non riescono a fare la differenza anzi, si adeguano immediatamente al ritmo della squadra”.
La sconfitta prima o poi doveva arrivare. Questa è stata più amara perché subita in casa?
“Teoricamente si dovrebbe sempre esprimere il meglio di sé, per cui perdere giocando bene ha un sapore che non lascia rammarichi; perdere come abbiamo perso oggi senza sfruttare quelle che sono le proprie caratteristiche e capacità lascia molto amaro in bocca e crea una situazione di disagio. Per questo non amo mai commentare a caldo con le ragazze il risultato delle partite, proprio per evitare di dire cose che potrebbero rasentare la spiacevolezza”.
Ora vi attende una pausa abbastanza lunga, fino al sette di gennaio quando incontrerete la capolista Narni. C’è da ricostruire una cultura vincente, sarà possibile prima di quella data?
“C’è sicuramente da scaricare un insieme di tensioni accumulate in questa prima parte di campionato per tornare a giocare con la mente sgombra ed esprimere le effettive potenzialità di questo collettivo”.
Le feste di Natale modificheranno il vostro ritmo di allenamenti?
“No, certamente no anche se le ragazze saranno libere i tre giorni canonici per Natale. Il 29 e il 30 abbiamo inoltre organizzato un mini torneo a sei squadre proprio per risvegliare l’attenzione delle nostre atlete, e il cinque gennaio disputeremo un’amichevole, dopo di che tutti a Narni e speriamo bene”.
Prima che si infilasse negli spogliatoi siamo anche riusciti ad approfittare della disponibilità di Chiara Forcella protagonista anche se per poco della partita di oggi.
Da due mesi arrivata nel gruppo. Ti senti integrata completamente?
“Assolutamente sì, le mie compagne sono state bravissime a rendermi partecipe del collettivo sin dai primi giorni e quindi per me è stato facilissimo sentirmi pienamente una di loro”.
La rosa del Volley Anguillara è di quattordici atlete, tutte bravissime e praticamente tutte titolari. In campo però si gioca solo in sei. Non è un po’ frustrante stare in panchina?
“Sono gli allenamenti della settimana che determinano la scelta da parte di Giovanni Ferretti di chi ha diritto di scendere in campo. Chi sta in panchina deve pensare a come ha lavorato durante la settimana e comunque considerare sempre prioritario il collettivo e non l’individualità”.
La tua attività agonistica è piuttosto composita vero?
“Sì, gioco anche a beach volley, partecipo al campionato nazionale, di solito la domenica se non sono impegnata con questa squadra e faccio anche parte della squadra under 18 di Grottaferrata che solitamente gioca a metà settimana”.
Quando non giochi tu studi, dove trovi il tempo per tutto?
“Con la passione giusta si trova sempre il tempo per fare di tutto e soprattutto di farlo con divertimento”.
Oggi è stato un disastro, vista la partita da dentro il campo, cosa ti senti di dire?
“Ci hanno messo in difficoltà anche perché noi ci aspettavamo, data la loro posizione in classifica, una squadra meno forte. Sono state comunque molto brave, non hanno fatto cadere un pallone e hanno tenuto un bel ritmo di gioco con una notevole cattiveria agonistica. Noi eravamo sicuramente all’altezza ma con un pizzico di agonismo in meno. La sconfitta della nostra squadra è tutta lì”.
Siete sembrate, almeno dalle tribune, rinunciatarie dopo aver dato l’impressione nel secondo set di non voler cedere. Al terzo set avete letteralmente tirato i remi in barca. Perché?
“Forse il nostro desiderio di vincere, al momento in cui ci siamo trovate sotto di alcuni punti, ha subito un colpo al quale non siamo state capaci di reagire
Fa male?
“Questa sconfitta sì, molto. Arriva subito prima delle vacanze di Natale e soprattutto quando in classifica ci trovavamo ad un solo punto dalla prima. Il campionato comunque è ancora lungo e il segreto sta nel mantenere sempre un livello di gioco il più costante possibile, e noi sono certa ci riusciremo”.
Un po’ di sano ottimismo non guasta, noi ci allineiamo e speriamo che a gennaio potremo raccontare di piacevoli “Cronache di Narni”.
Renato Magrelli
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