Per una volta scende in campo lui. Abituato a dirigere i suoi dalla panchina, mister Sergio Pirozzi sveste i panni dell’allenatore calandosi nel ruolo del leader a tutto tondo. Parla del momento negativo che il Civitavecchia Calcio sta attraversando dentro e, soprattutto, fuori dal rettangolo di gioco.
Non cerca scuse, ma giustezza. Per evitare qualsiasi equivoco, la sua conferenza stampa, tenutasi in una stanza del campo “Fattori”, non ammette malintesi. Così, digitando la voce “multimedia” nel suo cellulare, seleziona la modalità registratore e comincia a sfogarsi.
” Attualmente non c’è molta chiarezza per quanto riguarda il progetto del Civitavecchia Calcio. Io e la squadra siamo venuti qui convinti ci fosse un programma. Ci tengo comunque a ringraziare Roberto Di Paolo ed Adriano Clemeno  per l’opportunità concessami. Tuttavia è innegabile  ci siano difficoltà oggettive di non facile soluzione. È stata sospesa la fisioterapia; ad alcuni calciatori è arrivato l’avviso di sfratto da parte dei proprietari di casa; mancano attrezzature per allenarsi. Se l’ostacolo sono io basta dirlo – afferma seccamente Mr. Pirozzi –  sono pronto a dimettermi. Non sono mai stato da nessuna parte per rubare i soldi, scappai da Messina, dove avevo un contratto di 30mila euro per 6 mesi: l’unico che percepì lo stipendio fu Arturo Di Napoli, mentre gli altri giocatori rimasero  senza emolumenti, tant’è che  due mesi più tardi la società fallì. Io e i miei ragazzi, la cui professionalità è davvero esemplare, abbiamo dato e daremo sempre il massimo. Oggi, ad esempio, tutti si sono voluti allenare nonostante mancasse l’acqua calda. Ogni volta che veniamo al campo c’è un problema: qualcuno si lamenta di ciò che non funziona, è difficile così trovare la giusta concentrazione. Credo che tutto questo disagio poi si rispecchi anche sul campo. Il 3 dicembre riapre il mercato, se non c’è un progetto è naturale che i calciatori si guardino attorno. Non entro nelle tasche della dirigenza, c’è però l’esigenza di capire quale sia la situazione. Una volta che questa sarà chiara ognuno potrà prendere le proprie decisioni, io sono disposto anche a rimanere solo in cambio dei rimborsi spese ed a sacrificarmi per questa città che stimo tanto”.
Conclude la sua lunga conferenza con una promessa:” domenica, salvo improvvise sorprese, sarò in panchina e, insieme ai miei ragazzi, darò il 100%. Non intendo abdicare”.
Così parlò Sergio Pirozzi da San Benedetto del Tronto. Sindaco di Amatrice e timoniere del Civitavecchia Calcio 1920. Almeno per ora.