JOHANN ZARCO 9,5: Dalle retrovie al sogno. Il francese centra così la prima vittoria nella top class (?). Dietro il trionfo c’è un mix di scelta di gomme, gestione degli pneumatici e coraggio nei sorpassi. Complimenti!

PECCO BAGNAIA 9,5: Il vincitore reale della trasferta australiana è lui. Bravo nello scegliere le mescole e intelligente nella gestione delle varie fasi di gara. Da +4 è passato a +27. Resta l’evidenza che il pilota più veloce in pista non è lui così come resta il favorito al bis iridato che resterà per sempre negli annali. Bravo!

FABIO DI GIANNATONIO 8,5: Sesto in griglia di partenza, ultimo gradino del podio alla bandiera a scacchi. Il tutto dopo una gara che l’ha visto sempre nel trio di testa. Forza!

BRAD BINDER 7,5: E’ il primo non ducatista al traguardo. In un’epoca dove desmodromico è sinonimo di trionfo, è tanta ma tanta roba!

JORGE MARTIN 4: Quando ho visto la scelta fatta sulla mescola dello pneumatico posteriore ho pensato subito all’errore della stessa. Sono stato smentito per quasi tutta la gara. Le gomme, purtroppo per lo spagnolo, hanno assecondato alla grande il talento quasi fino alla fine. E quel “quasi” ha trasformato un sogno in un incubo. Premesso che il muretto poteva magari dirgli di gestire gli pneumatici quando il vantaggio era di 2 secondi, ma perché hanno assecondato la sua scelta prima del via? Della squadra ha vinto il pilota non in lotta per il mondiale. Qualche interrogativo fossi in loro me lo porrei. Bocciato!

DUCATI: Astronave.

KTM: Prima delle terrestri.

APRILIA: Scomparsa.

YAMAHA: Lontana.

HONDA: Lontanissima.

TIFOCRONACA: Eccellente anche se fino a due tornate dalla fine era un pizzico sotto tono. Come mai?

Fonte foto: pagina Facebook MotoGp