Avevamo sentito parlare della California laziale e oggi siamo venuti ad incontrare Alessio Fantozzi (in foto), istruttore federale con brevetto internazionale, primo surfer locale, più di 26 anni di pratica, membro fondatore del Banzai Surf Club. Delegato dal sindaco della cittadina costiera Roberto Bacheca a rappresentare in consiglio comunale le problematiche legate al Surf da onda: tra i compiti del neo consigliere c’è anche quello di rappresentare tutti i surfisti e le loro aspettative.
 Si parla di surf e si pensa subito all’Australia, alla California, alle Hawaii. Alessio è vero che il surf è di casa anche a Santa Marinella?
“Da 25 anni a Santa Marinella esiste il surf da onda che pur essendo uno sport di nicchia, di anno in anno sta facendo crescere gli estimatori di questa particolare disciplina”.
Si tratta di uno sport che ha bisogno di particolari condizioni meteo. Quando infatti organizzate dei raduni o delle gare, è vero che siete obbligati a lasciare un certo range di date in cui presumibilmente le condizioni del mare vi permetteranno di surfare?
“Solitamente consideriamo un margine di tempo di 48 ore. Il vento determina il tipo di mareggiata che per i surfisti è fondamentale. Per il nostro litorale, da Santa Severa a Civitavecchia, sono importanti tutti i venti che provengono da sud ovest, da ovest e da nord ovest; il libeccio comunque rappresenta per noi la condizione migliore”.
A questo punto, basta comprare una tavola, aspettare il mare mosso, andare al largo e surfare. E’ così?
“Quando ho cominciato questo era l’unico modo per approcciare questo sport. Oggi per fortuna esistono delle scuole riconosciute dalla federazione che riducono sensibilmente i rischi insegnando oltre alle tecniche anche l’utilizzo dell’attrezzatura giusta. A veder surfare da riva non ci si rende conto dei rischi che si possono correre, come ad esempio perdere la tavola che colpisce altri surfer o qualche bagnante. Normalmente inoltre i surfisti tendono a concentrarsi in uno stesso punto che è quello dove l’onda si infrange ed è là che si devono rispettare regole di precedenza ben precise proprio per evitare inutili rischi”.
Uno sport ricco di libertà, ma non si improvvisa nulla.
“No, assolutamente no. Si raggiunge il punto giusto nuotando sulla tavola con una tecnica precisa e si sale sulla tavola seguendo precedenze da sinistra o da destra a seconda di dove si sta formando la prossima onda. E’ sconsigliato inoltre affrontare il mare in solitudine. L’incidente è sempre in agguato e avere a portata di mano un amico è sempre consigliato”.
Nei filmati che ci arrivano da oltreoceano, si vedono spessissimo mezzi di soccorso come moto d’acqua che intervengono in caso di pericolo. Ne avete anche voi?
“Disponiamo anche noi di mezzi di soccorso che ci fornisce la protezione civile di Santa Marinella, soprattutto in occasione di gare. In condizioni di normale allenamento non ce n’è uno stretto bisogno”.

Flavio e Marco insegnano a papà Fabio

Parliamo di scuola. Abbiamo visto molti bambini surfare. A che età è consigliato cominciare, e in quanto tempo si impara?
“La colonna vertebrale soprattutto nei bambini è estremamente delicata. Cominciare prima dei sei anni può comportare eccessivi rischi su una struttura fisica appena formata. In cinque ore circa di lezione comunque, anche il bambino è in grado, sempre affiancato da un adulto, di gestire la sua tavola e divertirsi tra le onde. L’insegnamento della teoria riveste una fondamentale importanza all’interno dell’intero corso, proprio per evitare una volta in acqua pericolose improvvisazioni”.
Nel wind surf, soprattutto durante le lezioni si sentono pronunciare dei comandi tutti particolari. Questo avviene anche nel surf da onda?
“Ogni manovra sulla tavola ha una sua terminologia specifica: ‘cut back’ ad esempio indica la curva. Il motore della tavola, e cioè il lato inferiore della stessa, si chiama ‘bottom’, e da quest’ultimo termine se ne creano altri come ad esempio ‘bottom turn’ che significa rientrare sull’onda e così via”.
Finora abbiamo parlato di tavola da surf. Ce ne sono di diverse forme e peso a seconda del tipo di onda?
“Per una persona esperta la tavola deve tenere conto del peso e dell’altezza. Inoltre, più l’onda è alta e più la tavola deve essere lunga e stretta per sfruttare al massimo la velocità. Di solito un surfista medio possiede almeno un paio di tavole adatte a diversi tipi di onda”.
Senti Alessio, per surfare bisogna “essere in” e quindi indossare maglietta aderente e lunghi bermuda. E’ così?
“Vediamo di sfatare un luogo comune. Il pantaloncino è un capo tecnico così come la maglietta anche se poi nel tempo sono diventati elementi ‘cult’. La tavola è liscia e quindi estremamente scivolosa e per consentire stabilità al surfer la si cosparge di paraffina che purtroppo è estremamente appiccicosa e abrasiva. Esistono a seconda delle stagioni tre tipi diversi di paraffina. La maglietta e il lungo pantaloncino evitano quindi fastidiose ‘non volute depilazioni’”.
Si parla di surfisti e ci si immagina subito il giovanottone rigorosamente biondo e palestrato. Ma le ragazze? E’ uno sport anche per loro?
“Il numero delle ragazze appassionate di questa disciplina è in continuo aumento. Esiste un campionato del mondo con un circuito dedicato esclusivamente alle donne. Questo fatto sta movimentando molto il mondo del surf i cui marchi di attrezzature e abbigliamento si stanno orientando al mondo femminile contribuendo a far crescere il numero di appassionate. Santa Marinella naturalmente non sfugge a questa regola”.

Alessio, c’è un campione in zona?
“Assolutamente si, ha solo 12 anni è di Cerveteri e si chiama Leo Fioravanti. Lo sta seguendo un marchio prestigioso del settore proprio perché più che una promessa è una vera e propria certezza. Leo è già stato  in Australia confrontandosi con coetanei di tutto il mondo e in Francia, dove un mese fa si è qualificato primo. Un ragazzino simpatico che rappresenta una vera e propria ricchezza per il nostro territorio”.
Alessio, dov’è la scuola di surf dove insegni?
“La location della scuola Banzai Surf School, nata nel 2003, è ormai da anni il mitico PURA VIDA,  una splendida baietta di fine sabbia dorata in una divertente atmosfera California-style.
Per chi viene da Roma prendere il Grande Raccordo Anulare e poi l’autostrada per  Civitavecchia; uscire per Santa Marinella seguendo le indicazioni poste sulla provinciale e si arriva quindi a Banzai”.
Surf School: (+39) 339 8803153     Wind Surf School: (+39) 347 6114943

[foldergallery folder=”cms/file/BLOG/270/” title=”270″]