FABIO QUARTARARO 10: Efficace in qualifica, perfetto in gara, vittorioso al traguardo. La trasferta portoghese, a parer di chi vi scrive, rappresenta per El Diablo la investitura al ruolo di antagonista principale di Mir nella lotta al titolo. A differenza del teammate, sembra non soffrire la pressione e riesce a guidare al limite la M1 senza commettere errori.
Chapeau!
PECCO BAGNAIA 9,5: Undicesimo in griglia di partenza, piazza d’onore all’arrivo. Difficile chiedergli di più specie con una moto che fa ancora fatica ad essere efficace anche nei tratti guidati. Pecco è la piacevole sorpresa desmodromica che, ad oggi, non fa rimpiangere chi l’ha preceduto. La classifica gli sorride e sono convinto che a breve arriveranno anche i primi successi.
Bravo!
JOAN MIR 8,5: Anche il campione del mondo in carica è autore di una bella rimonta. Limita i danni e porta a casa un buon risultato.
Occhio!
FRANCO MORBIDELLI 8: Piccoli segnali di crescita per il vice campione del mondo. Sfiora di poco il podio ma dimostra che non ha dimenticato come si guida forte. Certo è ancora lontano dalle aspettative e se le svolte abbisognano di passi, a Portimao il Morbido ha mosso il primo passo.
Forza!
BRAD BINDER 7: Sulla pista che ha visto l’anno scorso trionfare la Ktm, il sudafricano salva l’onore della casa austriaca.
Benino!
MARC MARQUEZ 9: Dopo quasi un anno trascorso di sofferenze, con voci che addirittura parlavano di carriera finita, il più forte ritorna a danzare tra i cordoli. Rivederlo nel suo habitat è un inno al motociclismo, che scalda i nostri cuori. Non valuto la sua prestazione e chi ha la nostra passione non può non essere felice del suo ritorno. Tieni duro Marc, il dolore di oggi è la base della felicità del domani.
Vamos!
VALENTINO ROSSI 2: Continua la sagra dell’orrore e degli errori per Mister 9 volte. Diciassettesimo in qualifica, per ghiaia in gara. Rossi non è in crisi: semplicemente Rossi non ha più la velocità per essere della partita. Le crisi, prima o poi, hanno una fine. Per Rossi, invece, trattasi di parabola discendente che lo caratterizza da un bel po’ di anni. Una discesa che non sembra avere fine e che macchia una carriera importante. Il disco rotto “Non siamo veloci come vorremmo” ha iniziato ad annoiare: è evidente che non cammina, ma la soluzione? Se però si diverte, contento lui, contenti tutti.
C’era una volta un campione!
YAMAHA: Lama vincente.
DUCATI: Lama da affilare in curva.
SUZUKI: Efficace.
KTM: In crescita.
APRILIA: Sorprendente.
HONDA: Lama in attesa del suo re.
Fonte foto: pagina Facebook MotoGp
