Le prime libere della classe regina in Qatar si chiudono con il primato di Maverick Viñales. L’ennesima conferma dal pilota Movistar Yamaha che mette a referto il crono di 1:54.316s. Il campione del mondo Marc Marquez è secondo a 0,5s e inseguito dal compagno di box Repsol Honda Dani Pedrosa, in grande crescita.
Fatica Valentino Rossi che segna il nono tempo del giovedì con un ritardo di oltre 1,4s dal compagno di box che, una volta cambiata la mescola, prova il suo miglior passaggio centrando l’obiettivo: al telentuoso catalano anche l’inizio del primo GP della stagione.
Jorge Lorenzo (Ducati Team) si dimostra competitivo. È quinto e vicino alla vetta. Meglio di lui, al quarto posto, Jonas Folger (Monster Yamaha) che esordisce nelle prime libere di classe regina nel migliore dei modi.
Andrea Dovizioso, compagno di box del maiorchino, resta nelle posizioni di testa per quasi tutta la sessione ma non riesce a dare la zampata finale e sarà undicesimo a 1,55s da Viñales mentre Danilo Petrucci (Octo Pramac Racing) porta la terza GP17 in pista al sedicesimo posto.
Se il Dottore chiude arretrato anche Andrea Iannone resta lontano dai migliori. Il pilota Suzuki Ecstar si ferma al tredicesimo posto della tabella tempi e con il compagno di team Alex Rins ha montato la nuova carena con due lunghe aperture laterali sotto il cupolino.
Battute iniziale che si aprono con condizioni di pista buone e la temperatura dell’aria di circa 22 gradi, simile quella dell’asfalto; resta un po’ sporca di sabbia la curva 12 ma l’azione in pista delle classi precedenti hanno pulito le traiettorie.
Cal Crutchlow (LCR Honda) dopo pochi passaggi è vittima di un problema meccanico. Il britannico è costretto a lasciare a bordo pista la sua RC213V e a tornare ai box in scooter. Per Crutchlow sarà comunque un buon inizio con il settimo tempo.
Cade alla curva 9 Sam Lowes (Aprila Gresini) con il compagno di team Aleix Espargaro che mette la sua RS-GP al decimo posto. Nella ghiaia anche Jack Miller (Estrella Galicia 0,0) e Karel Abrahm (Pull&Bear Aspar), ma alla curva 2.
Fonte: motogp.com
