MARC MARQUEZ 10: Pole position, Sprint Race, gara della domenica, fegati spappolati. Il bottino dell’8 volte campione del mondo è pieno ma soprattutto storico. Anche lui entra a far parte dei piloti che hanno vinto in sella alla rossa. La differenza che gli ha permesso di entrare nella storia è che lo ha fatto in sella ad una moto privata e dell’anno scorso. Un successo che se da un lato ha regalato gioia a chi ama il motociclismo dall’altro lato, mannaggia mannaggia, ha spappolato i fegati di chi lo ha dato per finito e addirittura si è indignato del suo ingaggio da parte del team ufficiale per l’anno prossimo. Lo spagnolo con classe e umiltà ci ha regalato, insieme al Team Gresini, un’altra favola. Marcziano!
JORGE MARTIN 9: Lo spagnolo è l’altro volto felice di Aragon. Felicità che nasce dall’aver messo tra sé e Bagnaia 23 punti. Una volta compreso che contro il connazionale non c’era nulla da fare ha usato la testa e ha portato a casa il massimo possibile. Sarà sufficiente per conquistare il titolo piloti? Non credo. Un pilota privato nell’era della MotoGp non ha mai vinto il titolo, quindi…Bien!
PEDRO ACOSTA 8,5: L’astro nascente della massima serie ritrova il podio ma soprattutto ritrova la costanza nella prestazione. Vince la sfida con Binder e si gode le note dell’inno di casa. Qualcuno dirà per grazia ricevuta ma è pur vero che per ricevere le grazie bisogna pur darsi da fare…Bravo!
BRAD BINDER 7,5: Perde la sfida interna con Acosta ma conquista la medaglia di legno. Chiedere di più nell’era della DucatiGp sarebbe troppo. Bravino!
ENEA BASTIANINI 5: L’italiano è autore di un’altra prova poco “saporita”. Con la moto ufficiale 2024 gestita dal team ufficiale le ha prese non solo dal duo Ktm e da Martin ma soprattutto da Marquez. Piazzamento che trovo, francamente, insufficiente. Non va!
PECCO BAGNAIA 4: Il voto non nasce per la prestazione del sabato e per l’incidente di gara che lo ha visto protagonista con Alex Marquez. Nasce, invece, da quanto ha detto il sabato e la domenica nei dopo gara. Ha puntato il dito (correggetemi se sbaglio) contro la Michelin e, soprattutto, ha di fatto dato del kamikaze a Alex Marquez. Le sue affermazioni le trovo fuori luogo perché è inimmaginabile che un pilota dia del gas per tirarti giù e cadere insieme a te con il rischio di farsi e farti molto male. Se fai un sorpasso all’esterno come quello fatto in gara, a mio avviso devi stare mezzo metro più largo anche perché Alex era all’interno. Lo superi, gli chiudi la traiettoria e…Pecco non è scevro da colpe. Alex doveva mollare il gas? Perché non è stato conservativo visto che lotta per il mondiale e che tempo due curve lo avrebbe superato con facilità? Male!
DUCATI: Fantastica!
KTM: Prima delle umane.
LE ALTRE: Chi le ha viste?
