ALEX RINS 10: Lo spagnolo chiude alla grande una stagione che segna il ritiro della Suzuki. Quinto allo start, in gara è stato perfetto e imprendibile. Un successo che rende ancora più incomprensibile (sportivamente) la scelta della casa giapponese. Bravissimo!
BRAD BINDER 9,5: L’altra sorpresa della gara valenciana è il sudafricano. In sella alla Ktm ha fatto una gara di rimonta, specie nella seconda frazione. Partire settimo e chiudere a pochi decimi dal vincitore significa una sola cosa: essere veloci. Bravo!
JORGE MARTIN 7: La pole position ha illuso e aumentato le aspettative. In gara, dopo essere partito forte, non è stato all’altezza degli avversari. E’ il primo ducatista al traguardo, tra l’altro non ufficiale. Magra consolazione. Bravino!
FABIO QUARTARARO 6,5: L’ex campione del mondo ha affrontato l’ultima gara della stagione con la consapevolezza che neanche un miracolo l’avrebbe portato alla riconferma. La situazione sua e della Yamaha era così disperata che l’unica fede rimasta era quella di limitare i danni. Al traguardo conferma la posizione della griglia di partenza. Il titolo lo ha perso non solo perché la sua Yamaha non è stata all’altezza; lo ha perso anche per demerito suo. Quando hai quasi 100 punti di vantaggio, anche se hai contro 8 missili, non confermarsi significa che dei limiti ci sono anche nel polso e nella mente. L’anno prossimo scopriremo se questi limiti sono solo temporanei o strutturali. Mannaggia mannaggia!
PECCO BAGNAIA 7: Il voto nasce dalla media tra il 10 per il titolo e il 4 per il braccino mostrato in gara. Alla fine ha vinto ed è quello che conta. Il suo nome brillerà nel palmares della massima serie per sempre: Francesco Bagnaia campione del mondo 2022. Questo è quello che conta e che conterà. Il binomio tutto italiano Bagnaia-Ducati si afferma, così, nella top class; nella storia è l’undicesima volta che accade (prima sono stati: Masetti su Gilera, Liberati su Gilera, Agostini su Mv Agusta). Chapeau!
SUZUKI: Tornare sui propri passi no?
KTM: Troppo altalenante.
DUCATI: La migliore.
YAMAHA: Non la peggiore.
APRILIA e HONDA: Desaparecido.
Fonte foto: pagina Facebook MotoGp
