In queste settimane di Coppe Europee è tornata di moda la questione relativa a quali sono le probabilità che una squadra italiana torni a vincere in Europa nel prossimo futuro. La recente eliminazione dell’Inter dalla Champions League per mano del Liverpool ci conferma che il nostro calcio si sta avvicinando a quello inglese e a quello spagnolo, ma la sensazione diffusa è che la strada da fare per tornare a essere vittoriosi in Europa sia ancora tanta.

L’Inter di Conte e la Juventus di Allegri si fermarono sul più bello

Sono più di 20 anni che una squadra italiana non riesce a portarsi a casa l’Europa League, mentre l’ultima squadra che è stata in grado di vincere la Champions è stata l’Inter di Mourinho nell’anno del Triplete, vale a dire il 2011. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, ma ancora le nostre compagini non sono riuscite a riportarsi sul tetto d’Europa. C’è andata vicino per due volte la Juventus che, però, poi ha dovuto fermarsi in finale contro il Barcellona prima e contro il Real Madrid poi. L’ultima che invece è riuscita ad arrivare fino in fondo in una Coppa Europea è stata l’Inter di Antonio Conte che, però, in Europa League fu fermata nella finale, perdendo contro il Siviglia. Dando un’occhiata alle quote Europa League, quest’anno l’Atalanta è indicata tra le favorite per la vittoria della Coppa, e la vittoria contro il Leverkusen nella gara d’andata fa presagire che i bergamaschi possano davvero credere in un successo che avrebbe del clamoroso, ma che sarebbe anche meritato.

È una questione di mentalità?

Ogni anno, dopo i brutti risultati delle italiane nelle Coppe Europee, tifosi e addetti ai lavori tornano a interrogarsi su quali siano le ragioni sottese allo scarso rendimento delle nostre squadre in Europa e puntualmente una delle cause principali viene rinvenuta nell’atteggiamento poco propositivo che le italiane mettono in campo sia in Italia che a livello internazionale. L’impressione, però, è che nonostante i tanti sforzi profusi dalle società e dagli allenatori per esprimere un gioco più offensivo e propositivo, il divario sia principalmente rinvenibile nella differenza di budget a disposizione delle nostre compagini e delle squadre, ad esempio, della Premier League. Vero è che negli ultimi anni il calcio europeo è ricco di storie di società che sono riuscite a entrare nel novero delle migliori senza spendere un patrimonio – proprio l’Atalanta è una delle migliori testimonianze in tal senso – ma è altrettanto vero che alla fine a vincere sono stati quasi sempre i club più ricchi. L’unica eccezione in questo lasso di tempo è rappresentata dal Siviglia che ormai vanta una grandissima tradizione in Europa League e che ha deciso di adottare una politica economica oculata.

Dopo anni difficili il nostro calcio si sta lentamente avvicinando al livello delle migliori leghe d’Europa, ma la strada da fare per accorciare le distanze è ancora tanta. L’Inter, la Juventus, l’Atalanta e lo stesso Milan quest’anno hanno lasciato intendere di essere sulla strada giusta e chissà che nel prossimo futuro il calcio italiano non possa riuscire a dettare legge come accadeva poco più di 10 anni fa.
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