Valentino Rossi è una leggenda intramontabile del MotoGP™. In questo 2019, il pilota Monster Energy Yamaha MotoGP sta vivendo la sua 24esima stagione iridata. Il via stagionale del Dottore è iniziato in maniera eroica, con una gara a Losail di rimonta dal fondo della griglia di partenza alla lotta per il podio.
Di recente la BBC ha analizzato il ‘culto di Rossi’ che negli anni non ha visto ridurre il numero di propri ‘fedeli’ nonostante alcune crisi di risultati, l’arrivo di nuovi rivali (e piloti altrettanto amati) e il cambiamento del paddock e, anche, il mutare proprio delle generazioni di tifosi. Vale per sempre, questo è il messaggio.
La passione che sembra rimasta quella degli esordi è la prima ragione esposta dalla BBC. 40 anni all’anagrafe ma la voglia (‘di spaccare’ potremmo dire) del rookie. Rossi è ancora un esempio per dedizione in pista, lavoro al box ed allenamento. L’articolo del giornale britannico riporta anche alcune dichiarazioni di chi è vicino al nove volte iridato come ad esempio Flavio Fratesi, direttore del fan club di Rossi. “Nonostante le sue vittorie che non sono più, come numero, tante quante quelle delle stagioni da dominatore, la gente lo ama e lo segue più di prima. Questo perché Valentino è un simbolo fondamentale di questo sport”.
Il secondo motivo per il quale Rossi più che uno sportivo di successo è un idolo, sembra essere dimostrato da come è concepito il suo paese: Tavullia. Più che in abitato sembra un luogo di pellegrinaggio che ogni anno accoglie centinaia e centinaia di tifosi (oltre 20 mila a stagione). Tra le vie del borgo ogni angolo è un richiamo al personaggio e il campione Valentino.
Terzo aspetto del culto rossista è la longevità sportiva del pilota e dell’atleta che fa da ispirazione e motivazione per i suoi rivali attuali. Molti di loro erano poco più che bambini quando il numero 46 iniziava a essere vincente nelle competizioni internazionali. Un esempio, Marc Marquez aveva 3 anni quando Rossi fece suo il primo GP nel 1996.
La rivalità è tutto in MotoGP™, la lotta tiene vive le competizioni e Rossi ha dovuto fronteggiare, nella sua ventennale carriera, molti avversari. Questa è la quarta ragione della sua popolarità. Il nove volte campione è stato protagonista di veri e proprio duell, a volte anche fuori dalla pista. Tra i ‘nemici’ di Rossi, alcuni sono poi diventati ‘quasi amici’ e raffreddate le ceneri della battaglia i rapporti sono tornati cordiali. Ne è un esempio la relazione attuale con Jorge Lorenzo, mentre i grandi rivali del passato per Rossi sono stati Max Biaggi, Sete Gibernau e Casey Stoner. Attualmente l’anti-Rossi per eccellenza è Marc Marquez.
uinto aspetto che ha reso grande il Dottore è il modo unico di celebrare le vittorie, soprattutto in passato. Dal Robin Hood degli esordi alla corsa al VC post gara, dalla multa per eccesso di velocità alla poco politicamente corretta bambola gonfiabile e poi, le magliette, i baci alla moto e le improvvisate sul podio; pochi sportivi hanno saputo essere così mediatici e di tendenza.
Sesto ed ultimo aspetto citato dall’articolo della BBC, il mondo più ristretto di Valentino e fatto dalla VR46 Academy e dal Ranch. La prima, la scuola per giovani talenti del motociclismo italiano tra i quali, forse, si nasconde l’erede e il secondo il luogo d’allenamento e di aggregazioni della cerchia di amici e dei famigliari. Nessun pilota ha tutte e due queste cose, insieme.
‘Non c’è dubbio’, termina l’articolo. ‘I suoi tifosi lo seguiranno fino alla fine’
Fonte: motogp.com
