Nel 1989 questo match regalò, virtualmente, con il successo finale all’inglese la vittoria del titolo da parte di Gabbiani e la promozione in Serie C, decretata poi alla fine di maggio, oggi Ostiamare- L’Aquila ha regalato un punto di valore e di prestigio, contro una delle big del torneo, e candidata alla vittoria finale, ma anche la conferma che il gruppo biancoviola di Alfonso Greco può giocarsela con chiunque, come fatto vedere soprattutto nel primo tempo, con quel pronti-via e l’occasionissima di Attili, ma anche con altre situazioni potenzialmente pericolose per la difesa abruzzese messa sotto presseione dai boys di Via Amenduni (che continua ad essere immacolata con il terzo pari in 10 incontri, 7 le vittorie nelle altre sfide, ndr). Nella ripresa maggiore equilibrio, con il team di Morgia che ha provato a rendersi pericoloso, ma alla fine lo 0 a 0 è stato il risultato più giusto.
Partenza a razzo dell’ Ostiamare che dopo pochi istanti dal fischio del senese Fontani costruisce la chance più importante del match: Lancio lungo nel tentativo di imbeccare subito il gigante Vano, La Vista tenta di stopparla ma viene anticipato abilmente da Attili che sfodera subito il destro, davanti a Salvetti, ma la palla rimbalzata male al momento della conclusione, finisce alta. Chance colossale, dopo pochi secondi, per i biancoviola.
Nel prosieguo del primo tempo, giocato con grande intensità dai ragazzi di Greco, ci prova ancora Attili, con una conclusione dalla distanza, ma questa volta è bravo Salvetti a respingere la sfera, smanacciandola lontano, poi sull’iniziativa di Colantoni, sempre pericoloso con il suo mancino, Roberti, al rientro dopo la squalifica (mancava invece il vice-capitano Piroli, stoppato per 3 turni dopo il rosso di Monterosi, ndr) non arriva per un soffio all’appuntamento con il pallone a pochi passi dal portiere aquilano. Ostiamare ancora vicina al gol!
Gli ospiti faticano a reagire, e solo nella parte finale di match provano a rendersi pericolosi dalle parti di Quattrotto. Ci prova Nohman con un rasoterra di prima intenzione, palla fuori, ma anche Russo la cui conclusione, invece, va vicinissima al bersaglio grosso. Al riposo, quindi, è 0 a 0.
E sarà così anche a fine secondo tempo, al termine di una frazione assolutamente equilibrata e combattuta, nella quale le due squadre hanno cercato di prevalere l’una sull’altra, senza però prestare troppo il fianco alle ripartenze avversarie. Senza Peluso infortunatosi, e con dentro Zane (poi anche Bonvissuto e Valenti, ndr), l’ Aquila ha provato a pescare il jolly e si è affidata a Minincleri che, su piazzato, ha impegnato Quattrotto, mentre dall’altra parte Vano si è dato tanto da fare, senza però trovare l’acuto vincente, Colantoni ha provato due volte (dapprima su piazzato, palla respinta, e poi al volo, con palla bloccata da Salvetti) e Roberti, invece, che è andato alla conclusione, trovando però la parata facile del numero uno di Morgia. Risultato giusto, buon punto, forza ragazzi.
CAMPIONATO NAZIONALE SERIE D, GIRONE G
4^ GIORNATA DI RITORNO
OSTIAMARE – L’AQUILA 0-0
OSTIAMARE: Quattrotto, Belardelli, Colantoni, Bellini, Martorelli, Vecchiotti, Ferrari (21’st Catese), D’Astolfo, Vano, Attili (32’st Passamonti), Roberti. A disp.: Barrago, Odorisio, Morra, Pedone, Olivetti, Coco, Breda. All.: Alfonso Greco.
L’ AQUILA: Salvetti, Arboleda, Sieno, Steri, Gagliardini, Russo (27’st Valenti), La Vista (32’st Bonvissuto), Nohman, Minincleri, Peluso (1’st Zane). A disp.: Farroni, Pepe, Sembroni, Esposito, Pietrantonio, Diktevicius. All.: Massimo Morgia.
ARBITRO: Federico Fontani di Siena. ASSISTENTI: Terenzio e Chiappetta di Cosenza.
NOTE: Prima dell’inizio della gara è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime della tragedia dell’Hotel “Rigopiano” di Farindola e delle famiglie colpite dal terremoto del Centro-Italia. L’Ostiamare ha ricordato con commozione Piero Marani, artista compositore dell’Inno Ufficiale lidense, venuto a mancare in queste ore.
Riccardo Troiani
