Quando raggiungiamo l’impianto veniamo a sapere che la palleggiatrice Flavia Gemma è infortunata e non giocherà a causa di una fortissima contusione al polso sinistro. La sostituisce, si fa per dire, Martha Mosetti che però proprio in fase di riscaldamento si becca un’insaccata dolorosissima al pollice sinistro e deve rifugiarsi in panchina. Anche senza essersi riscaldata, la Gemma non ci pensa due volte e si cambia giusto in tempo per rispondere al fischio di inizio della partita.
Vederla arrancare in difesa o a muro con una sola mano è stata una sofferenza anche per quei pochissimi spettatori che stoicamente hanno resistito seduti sperando magari in un miracolo. Una questione di coraggio quella di Flavia Gemma, lo stesso coraggio che nei momenti più critici della partita ha consentito a Raquel Ascensao, alla Scalambretti e alla Pelliccioni di non fare braccino e di provare il tutto per tutto.
Il coraggio però da solo non basta a sconfiggere la sfiga e se ci vogliamo aggiungere un arbitraggio che poteva essere decisamente migliore (tanto per non farsi mancare niente) allora non possiamo non arrivare ad una sconfitta non decisa tuttavia solo dal campo.
Un inizio di partita con il morale a zero (in piena sintonia con la temperatura del palaghiaccio) soprattutto per la consapevolezza che il palleggio non sarebbe stata l’arma migliore per le ragazze di Ferretti. Le ospiti non si lasciano commuovere e macinando punti su punti, si aggiudicano rapidamente il primo set per 25 a 10.
Nel secondo set la musica sembra cambiare. Le Sabatine si battono bene su ogni punto riuscendo addirittura a portarsi sul 12 a 8 obbligando il tecnico avversario a chiamare il time out. E’ comunque molto dura perché le ospiti non fanno cadere un solo pallone a terra, hanno una difesa fortissima e raggiungono le Sabatine. Sarà un testa a testa fino al 22 pari con le locali che ricorrono a tutto il loro orgoglio per non cedere di fronte alle avversarie.
Dopo tanto lottare però, due pessime ricezioni assolutamente da dimenticare, consegnano anche il secondo set alle ospiti.
Nella terza frazione è di nuovo l’orgoglio delle padrone di casa a caratterizzare il gioco e nonostante qualche imprecisione nel muro, le Sabatine si portano 17 a 11 informando così le avversarie con non considerano chiuso il capitolo.
Le ragazze di Ferretti tuttavia si fanno sorprendere da troppi pallo netti e sul 19 a 15 chiedono il time out. Manterranno tuttavia il vantaggio fino alla fine chiudendo il set con pieno merito per 25 a 20.
Quarto tempo e la lotta continua ad essere durissima: le squadre sono sul 6 pari e il Cisterna deve ricredersi sulla facilità con cui pensava di potersi aggiudicare l’incontro.
Si arriva sull’11 a 15 con il Cisterna sempre più forte in difesa mentre le locali continuano a subire troppi pallonetti. Non hanno sbagliato un servizio questa volta, ma la seconda linea stenta ancora a supportare il muro.
Con le Sabatine sotto per 16 a 20 c’è il time out chiesto da Ferretti che evidentemente rigenera le ragazze che raggiungono le avversarie sul 23 pari. E’ un bellissimo momento questo e i supporters in tribuna cominciano a sperare. Il coraggio della Pelliccioni e quello di Raquel portano la squadra sul 25 a 24, e fare il prossimo punto vuol dire andare al quinto set con il morale alle stelle. Le ospiti non intendono fare le comparse e infilano i tre punti necessari ad aggiudicarsi il set e l’incontro a punteggio pieno.
L’abbiamo scritto all’inizio: un incontro marchiato dalla sfiga ma per fortuna anche dal coraggio delle ‘ragazze di Ferretti’ che secondo noi possono uscire a testa alta da questa sconfitta.
Per gli amanti delle statistiche e volendo provare a fare una micro analisi sull’andamento del campionato delle Sabatine, possiamo trasformare in veste grafica i risultati fin qui conseguiti rispetto a quella che è la media ottimale (vittorie da tre punti in tutte le sedici partite – fantascienza evidentemente, visto che anche la capolista Narni ha lasciato per strada ben sette punti). Il grafico che segue, evidenzia nettamente le due distinte fasi del campionato, fino all’ottava partita e da questa alla sedicesima. Il Volley Anguillara, o ha iniziato un campionato in posizione nascosta (vedi partite di coppa Italia) e quindi poi le avversarie hanno studiato meglio come affrontarla, o ha pensato ad un campionato più facile di quanto si temeva e quindi nella seconda fase ne sta pagando lo scotto, oppure stiamo assistendo ad un calo psico/fisico che solo coach Ferretti ha la capacità di invertire.
Secondo noi, considerato il livello della rosa delle giocatrici che ha disposizione e che abbiamo appena visto battersi in salita, l’obiettivo non dovrebbe essere la salvezza ma la parte alta della classifica, conservando ancora anche un pizzico di speranza per i play off.
A parte il Narni che ha decisamente preso il largo, sono ben cinque le squadre all’interno di soli cinque punti. Tutte con andamenti piuttosto alterni ma attenzione: due delle dirette avversarie del Volley Anguillara hanno giocato una partita in meno che recupereranno la settimana prossima. Un campionato che non può certo definirsi noioso ma da giocarsi con tenacia fino all’ultimo pallone in terra.
Una lamentela finale. Chi scrive non è un esperto, ma oltre a fare una pessima figura con le squadre ospiti e i loro supporters, siamo sicuri che il gelo che si patisce all’interno del palazzetto non costituisca un’ulteriore componente di pericolo per l’incolumità degli atleti che ne usufruiscono?
Renato Magrelli
[foldergallery folder=”cms/file/BLOG/5580/” title=”5580″]
