Consigliere Serami, proviamo a riepilogare la situazione dell’attuale piscina scoperta di Anguillara con l’obiettivo di spiegare alla cittadinanza quando ne potrà fare uso e in che modo.
Evitando nel limite del possibile qualunque bagarre di carattere politico, ed evitando proclami superflui, parliamo se possibile dal prodotto di cui si dispone oggi.
Fermo restando che si tratta sempre e comunque dei soldi dei contribuenti da quali fonti sono prevenuti i fondi?
“I fondi provengono dalla Regione Lazio (per 3.012.560,29 €) nell’ambito degli interventi per i Mondiali di Nuoto Roma ’09”.
Sono a fondo perduto o il Comune di Anguillara ha dovuto accendere un mutuo?
“Sono fondi totalmente a carico della Regione Lazio”.
Esattamente, di che tipo di prodotto disponiamo oggi? Con quali attrezzature e suppellettili?
“L’impianto consta di due piscine scoperte: la prima di 21×34,83 metri per 2 metri di profondità costante, ideale per attività di pallanuoto, nuoto, nuoto libero, corsi di salvamento, corsi sub ecc. La seconda, più piccola, è di 6×16,66 metri per una profondità costante di1,20 m ideale per attività di avviamento al nuoto per bambini, riabilitazione, attività per persone disabili, ginnastica in acqua, acquabike ecc.
Il fabbricato adibito ai servizi ha invece una superficie di 1114 mq più un’area esterna al complesso destinato alle tribune con una capienza di ca. 400 posti a sedere.
All’interno dello stabile vi sono locali spogliatoi per l’accoglimento di circa 100 atleti, dotati di idonei servizi igienici, locali spogliatoi e servizi igienici per istruttori e arbitri nonché per il personale di servizio. La distribuzione interna prevede inoltre gli uffici di amministrazione, un punto da adibire a bar, un locale magazzino, un ambiente pre-natatorio da adibire a palestra ed un locale destinato al Pronto Soccorso”.
Quali sono gli indispensabili interventi da porre ancora in essere sulla struttura?
“Su tutti credo che la copertura sia il primo intervento da realizzare , e per il quale abbiamo ricevuto tutte le garanzie del caso in merito all’erogazione del finanziamento da parte della Provincia di Roma, finanziamento del quale però, siamo ancora in attesa. Siamo certi comunque che le collaborazioni tra i rappresentanti politici del territorio e le istituzioni saranno efficaci in questo senso. Occorre inoltre dotare lo stabile di idoneo impianto di climatizzazione e di alcune opere esterne (illuminazione, viabilità, parcheggi)”.
Questi ultimi interventi, con quali costi e con quali fondi?
“I costi da sostenere saranno quelli della compartecipazione da parte del nostro Comune al finanziamento dell’opera per 200 mila euro. Quindi un milione erogato dalla Provincia e duecento mila euro da noi”.
Per quanto riguarda la copertura, è già stato definito il progetto vincente?
“In realtà in fase progettuale è già stata studiata dal punto di vista strutturale la possibilità di poter coprire l’area delle piscine e le tribune (esiste un progetto preliminare), tanto che le strutture di fondazione e i pilastri sono stati dimensionati per l’eventuale sovraccarico strutturale. In questa fase, in attesa dell’erogazione del contributo, stiamo ancora valutando la soluzione migliore in termini di costi/benefici”.
Anche l’importo che la Provincia dovrebbe erogare sarà a fondo perduto?
“Assolutamente si, sarà un fondo destinato al completamento dell’impianto”.
Senza un progetto che non è ancora stato definitivamente approvato, la somma di 1.200 mila euro sarà sufficiente o potrebbe addirittura essere superiore al previsto?
“In realtà esiste già un progetto preliminare di copertura, al momento stiamo vagliando dal punto di vista costi/benefici se la soluzione scelta sia adeguata o meno. Il mercato offre diverse soluzioni e speriamo di poter realizzare l’opera senza sforare il budget previsto”.
Dal giorno che i fondi provinciali arriveranno, visti i numerosi passaggi di carattere burocratico e tecnico, di quanto tempo ci sarà bisogno per renderla di nuovo agibile alla cittadinanza?
“Sulla tempistica tutto dipenderà da quando effettivamente verranno erogati i fondi Provinciali di cui abbiamo detto. Diciamo che, se tutti gli impegni dovessero essere rispettati, in 8/9 mesi la piscina sarà, finalmente, completa”.
Una volta terminata la piscina, quali saranno i costi fissi per mantenere attivo il “polo natatorio” di Anguillara?
“Devo dire che da primi colloqui con tecnici del settore i costi per la gestione saranno elevati come succede per strutture analoghe. E’ per questo che contiamo di redigere un bando di gara che preveda la partecipazione di soggetti con comprovate esperienze e capacità, anche manageriali, nella gestione di impianti simili se non superiori al nostro”.
Quale tipo di gestione è auspicabile?
“Auspichiamo un tipo di gestione attenta alla funzione sociale che lo sport deve avere per sua natura, unita a scelte innovative capaci di attrarre un numero elevato di fruitori in diversi settori. Fermo restando che, la piscina grande, è perfetta per l’attività agonistica della Pallanuoto. Mi aspetto dunque che chi avrà la gestione sappia dare lustro ad Anguillara facendola diventare un centro di eccellenza nel panorama sportivo nazionale e, perché no, internazionale”.
Che tipo di bando di gara intendete effettuare per affidare la gestione?
“Contiamo di dare seguito ad un bando di gara aperto a tutte le realtà del settore, con comprovata esperienza nella gestione sia sportiva che economica di strutture analoghe alla nostra. Verrà premiata la migliore offerta sia da un punto di vista economico/gestionale che sportivo”.
E’ ipotizzabile una gestione separata dal resto del complesso sportivo?
“Assolutamente si, anche e soprattutto per la peculiarità delle attività legate al polo natatorio che necessitano di una gestione autonoma”.
Sono allo studio delle soluzioni energetiche di basso costo?
“Certamente. Stiamo preparando tutto il materiale tecnico al fine di partecipare ad un bando che potrebbe permettere l’installazione di pannelli solari che dovrebbero rendere l’impianto autonomo dal punto di vista energetico”.
Quali sono le possibilità di far entrare questa piscina in un circuito quantomeno “regionale”?
“Beh, io credo che con un ‘patrimonio’ di tale spessore come è la nostra piscina, le possibilità siano molto alte, ma non solo a livello regionale. La nostra è una struttura che, al momento della definitiva copertura, avrà tutte le carte in regola per entrare in circuiti nazionali ed internazionali. Non dimentichiamo che la struttura ha già ospitato incontri e allenamenti di squadre nazionali, come l’amichevole tra il Sette Rosa e la Nazionale Statunitense del 12 luglio, gli allenamenti della Nazionale junior di nuoto sincronizzato, e l’amichevole delle Nazionali Giovanili di Pallanuoto Italiana e Greca del 29 luglio.
Sono convinto che proprio questa sia la strada da seguire per valorizzare al meglio le nostre strutture sportive. Fare in modo che possano essere tappa fissa di un cartellone di eventi “sovracomunali” in grado di generare un afflusso di persone ed atleti sul territorio tale da produrre un indotto per tutta la Comunità Cittadina e per tutto il Comprensorio”.
La FIN restituirà l’uso della piscina scoperta alla cittadinanza nei primi giorni di agosto. Tempo permettendo, ci conferma che si potrà usarla da subito?
“Proprio in prospettiva della restituzione al Comune, abbiamo provveduto a prolungare il periodo di gestione dei delegati della FIN, l’Athena Club di Bracciano, fino al 6 di Settembre, al fine di aprire la piscina alla fruizione pubblica. Dal giorno 3 Agosto la Piscina sarà finalmente aperta a tutta la cittadinanza a prezzi modici. Diciamo che con 10 euro si potrà passare una giornata intera in piscina tutto compreso (ingresso + lettino + ombrellone). Inoltre sono previste agevolazioni per gli over 65 e i bambini sotto i 6 anni che potranno entrare gratuitamente”.
Dal momento che anche il “centro sportivo” necessita di interventi anche di carattere urgente, soprattutto prima che il degrado si impossessi delle strutture, è possibile chiarire quali saranno le priorità, le tempistiche e il relativo reperimento fondi?
“Anche qui ci stiamo attivando per rendere fruibili il prima possibile le strutture che ad oggi, nonostante siano state inaugurate da tempo, sono ancora chiuse a causa della mancanza degli allacci e di alcune opere di completamento. Il problema al momento è solo economico e per questo siamo in attesa dello sblocco di un finanziamento della Regione Lazio per 600.000 € che permetterà di portare a termine tutti i lavori necessari alla fruizione degli impianti”.
Quali sono attualmente le discipline sportive che più meritano attenzione da parte del Comune e quali quelle potenzialmente sviluppabili?
“A mio modo di vedere credo che tutte le discipline debbano avere la stessa attenzione e pari dignità. E’ innegabile d’altronde, che vi siano situazioni di eccellenza che hanno portato il nome di Anguillara in contesti di caratura nazionale ed internazionale con ottimi risultati”.
Ha già iniziato qualche consultazione con i principali referenti di associazioni sportive di Anguillara legate agli sport acquatici o è il caso di attendere la ripresa delle attività di settembre?
“Diciamo che ho avuto dei colloqui informali con alcuni operatori del settore per capire quali possano essere le prospettive delle realtà locali al momento che verrà redatto il bando per l’affidamento in gestione. E posso dire che c’è tanta voglia e grandi aspettative per il futuro ‘in acqua’ di Anguillara”.
Renato Magrelli
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