Doveva essere una dolce tentazione, s’è trasformata invece in un calice amarissimo. L’infortunio di Robinson, la brutta sconfitta contro la Simald, la non partita nella finalina contro il Tecchiena. La Coppa Lazio peggio di così non poteva andare. La Futsal Isola si risveglia dal sogno campionato con due sberle beccate al Pestalozzi. Ora serve la scossa. Serve una prestazione maiuscola già sabato contro il Casal Torraccia per archiviare tutto nel faldone delle “giornate no”, mettere a tacere i gufi che dopo cinque mesi in bianco si sono riaffacciati cominciando timidamente a cantare. E rituffarsi in quella corsa entusiasmante alla B che in questo primo scorcio di stagione ha fatto sognare tutti e stropicciare gli occhi agli addetti ai lavori. L’Isola rimane l’Isola. E una partita sbagliata non può cambiare le carte in tavola.
LA SEMIFINALE La maledizione di Robinson si mangia ancora una volta l’Isola. Come ad Artena il play venezuelano si fa male dopo una manciata di minuti, uscendo in lacrime (brutto stop, a giorni la risonanza
magnetica) e la squadra ne risente maledettamente, afflosciandosi dopo un buonissimo primo tempo. Nessuna recriminazione stavolta, come ad Artena. Troppo brutta la banda Lattanzi del secondo tempo per essere vera. Troppo morbida, in balìa di una Simald che sì gioca da grandissima per venti minuti, ma che in campionato paga 12 punti dopo 15 partite. In una partita secca, è vero, spesso decidono gli episodi e i gap tecnici si annullano, ma i numeri qualcosa significheranno? La sintesi? È una vittoria buttata via dopo un gran primo tempo, finito avanti con la solita zampata di Colaceci e almeno cinque occasioni da gol nitide. E una ripresa scellerata, in apnea, dove in campo s’è vista una ottima Simald e un’Isola confusa, con un super De Filippis a metterci sempre la manona e Colaceci a un passo dal raddoppio (palo esterno) prima del pareggio degli avversari. Il finale è una bolgia. Preso l’uno a uno non c’è stata più gara. Finale 3-1 per la Simald e ciao ciao Coppa Lazio.
L’ANALISI DI COLACECI “Abbiamo disputato un grande primo tempo ma non siamo riusciti a raddoppiare – il commento a caldo del bomber -. Anche nella ripresa abbiamo sfiorato il gol più volte e nel momento in cui sembrava potesse arrivare abbiamo subìto il pareggio. Con i giocatori d’esperienza che abbiamo in rosa, forse, avremmo dovuto reagire in maniera differente. Forse siamo stati un po’ troppo superficiali. Ora non ci resta che concentrarsi sul campionato”.
E QUELLA DI DE FILIPPIS “Sull’1-0 – ammette il portierone – dovevamo chiudere la partita e non l’abbiamo fatto. Nel secondo tempo, poi, nei primi dieci minuti siamo rimasti sui nostri livelli, poi loro ci hanno messo alle corde: abbiamo subìto più del dovuto e alla fine è arrivato l’uno-due che ci ha fatto faticare a ritrovare le idee e la compattezza.
La rimonta? Non credo sia stato un calo fisico, o almeno, non credo sia stato solo quello. Loro erano sulle ali del primo gol, noi abbiamo faticato a ritrovarci una volta subito il pareggio”.
LA FINALINA Con il campionato alle porte Lattanzi manda in campo la juniores quasi al completo. Patrizio Paradiso e Ciccio Silvi si dividono la porta, giocano anche l’altro Paradiso, Antonello, e fanno il loro esordio in coppa il bomber Nicoletti e Bonanno. In campo anche il giovanissimo Mancinelli. Contro un Tecchiena con grandi motivazioni, che vuole il terzo posto a tutti i costi, non c’è partita. Finisce 5-2 per i ciociari di mister Tallarico, che regalano il secondo dispiacere della due giorni al presidentissimo Mazzuca. “Dopo il pareggio della Simald di ieri si è spenta la luce che non si è più riaccesa – ammette a fine gara Matteo Pavan, autore del primo gol (il secondo è di Montenero, ndr) -.
Siamo scesi in campo senza motivazioni. Ora dovremo concentrarsi sul campionato e io spero di ritagliarmi un po’ di spazio anche se so che non sarà facile perchè davanti ho giocatori forti e d’esperienza”.