MARCO BEZZECCHI 9,5: Prestazione maiuscola per il pilota del Mooney VR46 Racing Team. Bravo nel regolare Marquez, bravissimo nel prendere il largo e dominare con una padronanza degna dei pluricampioni del mondo. Grazie a lui vengono suonate le note dell’Inno di Mameli in terra francese. Ammirevole quando, nel dopo gara, ammette di essere entrato duro su Marquez; i veri campioni così fanno. La sicurezza mostrata in gara lo proietta non solo a ridosso di un solo punto dal leader in classifica ma anche come principale candidato al successo finale. A meno che non gli succeda quanto accaduto l’anno scorso a Bastianini. Splendido!
JORGE MARTIN 9: Primo alla Sprint Race e piazza d’onore in gara; bottino entusiasmante per lo spagnolo. Jorge sembra più maturo e più consapevole delle proprie forze e dei propri limiti. Un’intelligenza tattica che lo porta a 14 lunghezze da Bagnaia. Non considerarlo per la lotta al titolo significa fargli un torto. Bravo!
JOHANN ZARCO 8: Se nella Sprint Race non è stato in grado di sfruttare il buon passo, in gara il francese ha cambiato registro. Certo perde entrambe le sfide con il teammate ma in gara conquista il podio. Tutto sommato un più che discreto bottino. Bien!
AUGUSTO FERNANDEZ 7,5: Lo spagnolo campione del mondo in carica della Moto2 è il primo non ducatista al traguardo e, soprattutto, porta la Gas Gas (leggi KTM) a ridosso del podio. Ottimo!
ALEIX ESPARGARO 6,5: In una gara dove le cadute hanno caratterizzato l’azione di chi gli è davanti in classifica, francamente ci aspettavamo maggiore incisività da parte dell’alfiere dell’Aprilia. La quinta posizione è un piazzamento più che onorevole ma la sensazione è che Aleix abbia perso l’occasione per rivitalizzare la propria classifica in ottica mondiale. Sveglia!
MARC MARQUEZ 9: Dopo 45 giorni si ripresenta ai nastri di partenza e fa registrare il secondo tempo in prova. Nella Sprint Race l’usura delle gomme lo penalizza nelle tornate finali e chiude, così, quinto. In gara, però, si scatena. Per larghi sprazzi è sembrato essere il campione che ha deliziato per tanti anni. Il nuovo telaio gli piace e si è visto. Purtroppo per lui le Ducati sono ancora di un altro pianeta e, pur di non cedere la seconda posizione, ha lottato come un leone fino all’errore commesso nelle battute finali. E’ l’unico che riesce a mandare in crisi il dominio desmodromico così come è l’unico che offre sorpassi degni di essere menzionati per il pathos che fanno vivere. Le altre Honda dove sono? Chi lo critica lo fa o perché non capisce nulla di motociclismo oppure perché crede alla favola biscottata. Non è una questione di simpatie o meno ma di riconoscenza verso un talento che, nonostante tutto, resta di gran lunga, a parer di chi vi scrive, il migliore della carovana. Fenomeno!
BAGNAIA 3: Mentre qualcuno ha cercato di trovare giustificazioni a quello che tutti abbiamo visto, Xaus (giustamente) dagli studi di Sky ha affermato che del contatto tra lui e Vinales si è trattato di normale incidente di gara. Xaus, poi, ha detto che l’unico che avrebbe potuto evitare l’incidente era Bagnaia poiché l’unico ad avere una visione completa dell’azione. Vinales, tra l’altro, ha sempre mantenuto la traiettoria ideale. L’italiano il giorno prima ha fatto notare che Marquez doveva avere una penalità poiché lo aveva toccato durante un sorpasso. Nel farlo, però, ha invocato proprio quella regola che trova ingiusta. Se, però, trovi una regola ingiusta ma ne invochi l’applicazione non fai altro che legittimarla oltre che contraddirti. Detto ciò, il pilota ufficiale Pecco ha perso il confronto con il privato Martin nella Sprint Race ed in gara ha dimostrato tutti i suoi limiti. Bocciato!
DUCATI: Di gran lunga la migliore visto che piazza 3 moto private nelle prime 3 posizioni.
KTM-GAS GAS: La prima delle “umane”.
APRILIA: Involuta.
HONDA: Senza Marquez sono solo cadute.
YAMAHA: C’era una volta…
HA STATO MARQUEZ!
Continua la patetica caccia alle streghe di chi anni fa inventò la storiella del biscotto. E’ più forte di loro: mi riferisco a Marquez…
Fonte foto: pagina Facebook MotoGp
