L’Atletico Lodigiani dei presidenti Camillo Carlini e Andrea Augello è da sempre attenta al movimento calcistico femminile. Per questo, da qualche stagione, c’è grande attenzione alle attività della “consorella” Woman Atletico Lodigiani che schiera una squadra maggiore nel campionato di Eccellenza regionale e può contare su un settore Scuola calcio “puro” al femminile che cresce sempre di più anche grazie all’operato del responsabile Angelo Mandolesi (che cura tutto il settore di base, anche quello maschile).

A guidare un gruppo che conta bambine “equiparate” alla categoria maschile degli Esordienti c’è il tecnico Paolo Gabrielli, affiancato dalle due giocatrici della prima squadra Giorgia Fava e Alessandra Ulisse.

Le parole di Gabrielli

“Abbiamo un gruppo abbastanza numeroso, ma al tempo stesso eterogeneo sia per età che per capacità calcistiche. Una parte di loro, inoltre, è alle prime armi nel mondo del calcio, mentre altre vengono da un percorso di tre o più anni. Alcune di loro, inoltre, fanno parte delle convocate presso il centro tecnico federale che si tiene proprio qui a Monte Compatri e questo indubbiamente ne agevola la crescita.

Ma l’aspetto su cui maggiormente ci stiamo concentrando è quello di formare una vera e propria cultura calcistica in queste ragazze e da questo punto di vista le risposte ottenute sono già confortanti – sottolinea Gabrielli – Poi a livello tecnico l’idea è semplicemente quella di farle giocare il maggior numero di partite possibile anche se in qualche caso il confronto magari con squadre maschili è impari. Da qualche settimana, comunque, la Federazione ha organizzato anche un torneo federale a cinque riservato alle sole ragazzine, ma ogni tipo di esperienza può regalare loro qualcosa”.

Recentemente il gruppo di Scuola calcio della Woman Atletico Lodigiani è stato protagonista in un torneo a Tor Sapienza (dove ha brillato approdando in semifinale) e in uno a Colonna: “Le ragazze non hanno mai lesinato impegno né durante gli allenamenti né durante le partite. Devono aumentare la consapevolezza di avere delle buone qualità e più in generale devono entrare meglio nei meccanismi del nostro sport, ma siamo certi che miglioreranno ancora nei prossimi mesi” conclude Gabrielli.