Nel post di Benvento-Milan 2-2, in conferenza stampa, è arrivata la disamina del tecnico rossonero Rino Gattuso. Ecco le varie dichiarazioni:

NESSUN ALIBI
“Lavoriamo da una settimana e abbiamo cambiato qualcosa. Per giocare come piace a me serve ancora tempo. Oggi non devono esserci scusanti o alibi, a tratti non siamo stati belli da vedere ma abbiamo provato a fare risultato fino alla fine. Il Benevento era da 5 partite che non meritava di perdere e abbiamo preso gol all’ultimo secondo. La fortuna va cercata“.

STRADA LUNGA
“Sento tutte le partite, questa più di altre. Cambi? Non riuscivamo a tenere palloni con i centrocampisti, l’unico che reggeva era Kessie. Volevo portare a casa la partita e ho inserito un difensore, non ricordo pericoli subiti prima del 2-2. C’è una lunga strada da fare“.

COSA SALVARE?
“La settimana di lavoro, lo spirito e la voglio che ho visto. Il lavoro paga e in questo momento dobbiamo essere uniti, non serve tirare pugni e alzare la voce. Devo dare convinzione e serenità, stando insieme. Mancano ancora tantissime partite e nessuno è contento. Non diamo l’impressione di fare tutto con forza e con la testa lucida. Vincere oggi ci avrebbe dato convinzione, non è stato così ma dobbiamo continuare a migliorare senza mollare una virgola. Se oggi non avessimo preso gol da Brignoli, staremmo parlando anche di uno spirito diverso. Si riparte da qui“.

TESTA E PAURA
“Nel finale abbiamo spesso buttato via il pallone. Abbiamo subito gli avversari perché è subentrata la paura e questa cosa certamente è da migliorare. Negli ultimi 7-8 minuti ci siamo spenti completamente. Parte tutto dalla testa però, dalla paura di poter perdere la partita“.