Impegno mantenuto. L’ASD Tugurio Calcio ha onorato sul proprio campo la memoria di un amico recentemente scomparso: lo “Scozzese”. Un amico per tutti e un amico dello sport in generale, che recentemente era stato avvicinato dal direttivo della squadra perché ne entrasse a far parte.
In suo onore quindi la voglia di vincere dell’undici di Maurizio Oiri che ha sconfitto per 1 a 0 un avversario pericolosissimo per la posizione in classifica.
Scarna la cronaca per una partita giocata molto nervosamente da tutte e due le compagini, in un freddo pomeriggio che non ha permesso una grossa affluenza di pubblico.
I ragazzi del Tugurio giocano con il lutto al braccio. Giusto il tempo per loro di raccogliersi in silenzio per un minuto, e si comincia puntualissimi alle 15,00 in un palpabile clima di tensione.
Le due squadre cercano entrambe il predominio a centro campo dove il gioco si frammenta moltissimo grazie anche ad un arbitraggio che cerca di contenere la rudezza del gioco entro limiti accettabili.
Un primo quarto d’ora nel quale la squadra locale subisce gli attacchi che gli arrivavano prevalentemente da destra, dalla parte cioè di Daniele Benedetti.
Una splendida imbeccata di Davide Tirabassi  che Francesco Guiducci concretizza con un bellissimo colpo di testa che purtroppo finisce di pochissimo fuori. I ragazzi  di Anguillara avvertono comunque  il profumo del gol che arriva al 24’ proprio su colpo di testa di Guiducci che indirizza sul primo palo.
Qualche brutto fallo da entrambe le parti e nervosismo in crescendo, soprattutto nel Monteflavio, dopo il gol  subito.
Verso la fine del primo tempo c’è da segnalare dopo una punizione di prima molto mal gestita dal Monteflavio che genera un contropiede di Guiducci che velocissimo lancia Tirabassi:  portiere smarcato ma poi si fa anticipare dal terzino. Peccato.
Il secondo tempo ricalca l’andamento del primo con un arbitraggio sempre più contestato dai giocatori ospiti che non riescono a trovare il bandolo della matassa e lasciano praticamente disoccupato Mario Fantauzzi.
Pallone prevalentemente giocato a centro campo spessissimo in batti e ribatti abbastanza noiosi. Ci sarebbe piaciuta una partita giocata non solo sull’agonismo, per fortuna il risultato finale è ugualmente appagante.
Riconferme piene per tutta la squadra ma soprattutto per lo stato di forma in difesa  di Alessandro Croce, di Daniele Benedetti e di Davide Tirabassi. In avanti Alessandro Gobbi e Guiducci che fraseggiano spesso e bene con Simone Brizzi in qualche occasione eccessivamente falloso.
Dopo oltre sei minuti di recupero l’arbitro manda tutti negli spogliatoi. Sicuramente non la migliore partita giocata dai ragazzi di Anguillara tuttavia, la dedica all’amico e la posizione in classifica, sono state entrambe mantenute.
Davanti agli spogliatoi riusciamo a bloccare il Mister per qualche commento.
Mister ci fa un breve resoconto di questa prima fase del campionato?
“Anche se con una squadra completamente nuova abbiamo subito letto bene il campionato cercando di adattarci a tutti gli avversari. Laddove secondo me abbiamo invece peccato di presunzione, ritenendo facile le partite, abbiamo dovuto subire uno stop.  Questo vale soprattutto per Morlupo dove forse anziché cercare di vincere ci saremmo dovuti accontentare del pareggio. Abbiamo comunque imparato che tutte le squadre vanno rispettate”.
Ogni collettivo ha punti di forza e di debolezza. Quelli del Tugurio?
“La squadra a volte forse pecca un po’ di presunzione. Se pensa che la partita sia facile si butta letteralmente all’arrembaggio sbilanciandosi e prendendo gol come per esempio a Magliano. Conducevamo 5 a 0 il primo tempo e ci hanno fatto tre goal in dieci minuti. La squadra ha immediatamente reagito e questa sua capacità è forse il miglior pregio di questo collettivo che ci tengo a sottolineare è interamente composto da ragazzi di Anguillara”.
Il Tugurio possiede un attacco estremamente prolifico che produce risultati a volte clamorosi così come la difesa invece incassa pochissimo. Questione di punte o di tipo di gioco?
“All’interno della squadra tutti i ruoli sono ben definiti con compiti che i ragazzi rispettano pienamente. L’atteggiamento dell’insieme è quindi all’origine del gioco che si concretizza mettendo in condizione le nostre punte di andare al goal. Non c’è un super eroe intorno al quale far girare la squadra. Credo più nel collettivo che nella singola individualità. Il lavoro che svolgiamo in settimana è anch’esso basato su questo tipo di mentalità che come si vede paga”.
La ‘rosa’ del Tugurio ci sembra molto ampia, è così?
“In effetti, grazie ad un direttivo sempre molto attento e presente, abbiamo un organico abbastanza completo che ci permette di gestire molto bene le varie situazioni sia legate alla strategia che al rimpiazzo di eventuali infortunati”
Al di là della tecnica dei ragazzi, sono disciplinati in campo e fuori?
“Direi proprio di si, nel complesso sono molto disciplinati. Hanno già giocato con altre squadre prima di entrare a far parte del Tugurio Calcio e pertanto conoscono bene le regole e il tipo di sacrificio a cui si va incontro praticando il calcio. Forse qualcuno dei più giovani ogni tanto deve essere richiamato all’ordine, ma parliamo di inezie”.
Facciamo i complimenti a Maurizio Oiri e un grosso ‘in bocca al lupo’  per il proseguo del campionato mentre ci viene a salutare il piccolo Ugolini, mascotte portafortuna del Tugurio, e all’improvviso chissà perché, ci sembra che da qualche parte lassù, anche lo Scozzese stia sorridendo.