JORGE MARTIN 10: Misano è terra di conquista dello spagnolo del Prima Pramac Racing. Giro secco? Velocissimo. Sprint? Rapidissimo. Gara? Perfetto. Perfezione che gli permette di ridurre il divario dal leader in classifica. E’ lui l’anti Bagnaia. Vamos!

MARCO BEZZECCHI 9,5: Sull’asfalto di casa conquista la piazza d’onore. I postumi della caduta di Barcellona non gli hanno permesso di lottare fino in fondo per il successo. Al tempo stesso non gli hanno negato la gioia della medaglia d’argento. Bravo!

PECCO BAGNAIA 9: Vederlo in pista dopo quanto accaduto in Barcellona è un miracolo. Tutti abbiamo tremato dopo le terribili immagini di Binder che gli passa sulle gambe. Questa è di sicuro una delle vittorie più importanti della sua carriera. In gara, poi, è più forte del dolore e con grinta conquista l’ultimo gradino del podio. Una manifestazione di forza incredibile. Grande!

DANI PEDROSA 9: Di fronte alla sua classe c’è una sola cosa da fare: applaudire. Lo spagnolo ha sviluppato la KTM a sua immagine e somiglianza tant’è che sull’asfalto riminese è il più veloce della casa austriaca. Per due volte sfiora il podio e per due volte dimostra quanto cristallino fosse il suo talento. A dire il vero dimostra pure il vero volto della competitività dell’attuale MotoGp, ma questa è un’altra storia. Standing ovation!

MAVERICK VINALES 7: La quinta posizione è un buon risultato ma chiudere a 10 secondi non è il massimo. Bene ma non tanto!

DUCATI: Troppo avanti per essere raggiunta.

KTM: Troppo avanti il suo collaudatore sul livello dei piloti ufficiali.

APRILIA: Passi da gambero.

HONDA e YAMAHA: Troppo indietro alla classe delle sue punte di diamante.

LIVELLO MOTOGP: Se un collaudatore sfiora il podio in sella ad una moto che non è la migliore significa che questa MotoGp è avara non solo di adrenalina ma anche di talenti.

Fonte foto: pagina Facebook MotoGp