Quando Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing) ha tagliato il traguardo del Gran Premio CryptoDATA d’Austria, dopo 120 chilometri e 28 giri sul circuito del Red Bull Ring, Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) festeggiava già pugni al cielo la sua quinta vittoria domenicale stagionale, ottenuta con un distacco di oltre cinque secondi sul primo degli inseguitori dopo una performance da dominatore nella quale, partito dalla pole, ha guidato tutta la corsa. 

Un risultato, il suo, diventato chiaro solo nella seconda metà di una corsa che nei primi frangenti aveva visto il sudafricano della KTM nella scia dell’avversario e spesso vicinissimo a un sorpasso che, però, non si è mai concretizzato. 

Sull’ultimo gradino del podio Marco Bezzecchi (Mooney VR46 Racing Team), scattato dalla settima casella dello schieramento e protagonista di un serrato duello con Alex Marquez (Gresini Racing MotoGP™), fatto di ripetuti attacchi e sbavature, recuperi e staccate con il posteriore che sbandiera. 

Il via

Spenti i semafori Bagnaia non ha sbagliato nulla e si è presentato per primo alla curva numero 1, mentre Maverick Vinales (Aprilia Racing), scattato al suo fianco, ha perso terreno, tanto da scivolare indietro di otto posizioni nel primo giro. 

Secondo Binder, partito dalla terza casella, davanti a Luca Marini (Mooney VR46 Racing Team), presto infilato da Jack Miller (Red Bull KTM Factory Racing).

Il primo strappo

Nei primi due giri la coppia di testa si prende subito un secondo su tutti gli altri, con la gara che si afferma dalle prime fasi come un affare fra la GP23 del campione del mondo in carica e la RC16 del sudafricano. 

Dietro, al quarto giro, Alex Marquez supera Miller e si piazza sul podio virtuale. A tallonarlo arriva un Bezzecchi motivatissimo, dopo lo zero rimediato ieri nella Tissot Sprint: nel sabato pomeriggio austriaco era stato coinvolto in un incidente che aveva coinvolto diversi piloti ed era finito KO. 

Sfide parallele

Mentre il riminese ricuce sul compagno di marca in sella alla GP22, davanti Bagnaia tiene a bada Binder. Le possibilità sono due: l’ufficiale KTM ha lasciato un piccolo margine fra sé e il leader per non rischiare un eccessivo surriscaldamento dello pneumatico anteriore, oppure è impiccato e fatica a tenere il passo dell’avversario.

Le cose si fanno più chiare al 14esimo dei 28 giri previsti: a metà gara, infatti, il vantaggio di Bagnaia supera il secondo, mentre dietro alla coppia, che ha fatto il vuoto, Bezzecchi è incollato ad Alex Marquez.

Due GP22 ai ferri corti

Il numero 72 della top class tenta l’attacco due giri più tardi, nella frenata che porta alla prima curva, dove si decelera da circa 300 a 100 km/h. Non riesce però a tenere la traiettoria giusta e finisce fuori dai limiti della pista, mentre lo spagnolo ripassa terzo e si prende qualche decimo di vantaggio. 

Davanti nel frattempo Bagnaia martella senza pietà superando i due secondi di gap su Binder. Al giro numero 20 Bezzecchi è di nuovo addosso ad Alex Marquez e ritenuta un affondo alla curva 1: fallisce ancora, con l’iberico che replica in uscita. La bagarre fra i due favorisce il recupero di Marini, che trasforma così il duo in un trio in lotta per il podio. 

Lotta a tre

È comunque Bezzecchi ad apparire il più veloce: si affaccia diverse volte cercando un varco su Alex Marquez e lo trova, con successo, al 23esimo giro. A questo punto, davanti, Binder è già ben oltre i quattro secondi di svantaggio da Bagnaia. 

Il numero 72 mette al sicuro la terza piazza staccando Alex Marquez, che si gioca quindi la medaglia di legno con Marini: al 25esimo giro l’italiano si infila alla curva 6, ma lascia un varco e lo spagnolo si infila aggressivo. Non passerà molto tempo prima di un nuovo tentativo del fratellastro di Valentino Rossi, patron del team per cui corre il numero 10. A tre giri dalla fine Marini si mette definitivamente dietro il rivale e si invola verso il quarto posto finale, con Alex Marquez quinto e la sesta posizione a un Vinales in recupero, a meno di un secondo dal connazionale sotto la bandiera a scacchi.

La rimonta dell’inseguitore

Jorge Martin (Prima Pramac Racing), che insegue Bagnaia in classifica generale occupando il secondo posto, è stato autore di una gara in rimonta partita dalla 12esima casella dello schieramento e rallentata dal un long lap penalty rimediato ieri per un pasticcio alla prima curva della Tissot Sprint: ha chiuso settimo, cedendo così diversi punti a un Bagnaia pigliatutto.

Grazie l’acuto di oggi, culmine di un fine settimana in cui ha ottenuto anche la pole e vinto il confronto del sabato pomeriggio, l’italiano della Ducati allunga in classifica portandosi a +62 da Martin. Resta invece invariato il vantaggio dello spagnolo su Bezzecchi, terzo nella corsa al titol: in Austria hanno ottenuto gli stessi punti e si trovano ancora separati da sei lunghezze. 

Il prossimo appuntamento fra due settimane a Barcellona. 

Fonte: motogp.com