PECCO BAGNAIA 10: Per chi sogna di diventare un pilota credo che non esista gioia più grande di quella di vincere davanti al proprio pubblico nella massima serie ed in sella ad una moto prodotta nella propria nazione. La pista di Misano ha visto realizzare il sogno di Bagnaia ed ha visto i cuori di milioni di italiani emozionarsi all’ascolto dell’Inno di Mameli nel dopo gara. Pecco è stato impeccabile nelle prove, nel far sua la pole position e nell’esorcizzare in gara El Diablo Quartararo. Favoloso!
FABIO QUARTARARO 9: Il leader del mondiale arrivava sulla pista romagnola con il ruolo di favorito. Quanto fatto vedere nelle prove, effettivamente, lasciava presagire che sarebbe stato difficile batterlo. Non invincibile nel giro secco ma tremendamente efficace nel passo. Il motociclismo, però, è anche una favola e spesso nelle favole il lieto fine non sempre è piacevole per chi ascolta. Il francese, infatti, ha trovato sbarrata la strada del successo da un destriero desmodromico cavalcato da un guerriero italiano. A consolarlo c’è il fatto che per diventare campione del mondo manca poco. Quasi perfetto!
ENEA BASTIANINI 9,5: In passato tante volte ho elogiato il talento del riminense. Ancora una volta ho avuto la certezza che siamo di fronte ad un pilota forte, molto forte. In sella, infatti, ad una Ducati d’annata Enea ha guidato superlativamente ed ha colto un podio dal sapore dolcissimo. Bravissimo!
MARC MARQUEZ 8,5: Su un tracciato non amico e con un braccio dolorante, lo spagnolo fa sua la medaglia di legno. Medaglia che, questa volta, è placcata d’oro. Forza!
JACK MILLER 4: L’australiano nelle prime tornate sembrava essere della partita ma alla fine non solo vede trionfare il teammate ma anche il podio di chi guida la nonna della sua moto. Bocciato!
JOAN MIR 5,5: Qualche addetto ai lavori lo ha dato come protagonista nella lotta per il podio. Il campione del mondo in carica, però, è autore di una prova opaca. Incolore!
MAVERICK VINALES 6: Lo spagnolo fa il suo esordio sulla moto di Noale e, tutto sommato, non fa male. Certo da uno come lui si aspetta una maggiore competitività, ma sono convinto che con il lavoro i risultati arriveranno. Vamos!
VALENTINO ROSSI 3: Chiudere, davanti al proprio pubblico e nella propria pista, con un distacco di oltre 33 secondi dal vincitore è una prestazione che mortifica una carriera che lo ha visto trionfare tante volte tra quei cordoli. Non va!
DUCATI: Efficace.
YAMAHA: Efficace solo nelle mani di Quartararo.
HONDA: Gliene manca sempre uno per fare trentuno.
SUZUKI: Meno efficace.
APRILIA: Un pizzico in difficoltà.
KTM: Anonima.
Fonte foto: pagina Facebook MotoGp
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