Maurizio Bottalico, ancora una volta, ha dimostrato d’essere un pilota poliedrico, poiché dalle sfide in pista è passato a quelle sulle strade in salita.

Il napoletano, infatti, ha partecipato alla tappa della Poggio-Vallefredda nella categoria 600 Stock, valida sia come prova del Campionato Italiano Velocità in Salita sia del Campionato Europeo della specialità. Il risultato finale parla di un sesto posto e di un pieno di emozioni: “Sono partito – racconta Bottalix 40 – in punta di piedi nell’affrontare questa nuova esperienza, perchè totalmente diversa da quelle della pista. Sin da subito, però, mi sono trovato ini un ambiente semplicemente fantastico. Appena arrivato il venerdì pomeriggio ho subito effettuato le verifiche tecniche alla moto ed alla licenza. Ero ansioso di salire lungo il percorso il sabato mattina, e nel frattempo in sella al mio scooter lo avrò percorso non so quante volte per cercare di capirlo al meglio. E’ giunto, così, finalmente il momento della prima pacca sulla spalla alla partenza. Adrenalina pura! Appena arrivato su ero felice come un bambino. Dopo le 3 salite libere ecco le prove ufficiali. Ero incarognito e mi sentivo di fare bene. Così è stato grazie al sesto tempo; non ci credevo ed avevo gli occhi lucidi dalla gioia. Al termine delle due manche di gara ho confermato la sesta posizione assoluta nella 600 Stock e migliorato il tempo di percorrenza. E’ stato un weekend speciale, che mi ha insegnato molto. Poggio-Vallefredda una vera gara per veri piloti! Ho visto negli occhi delle persone la passione, la condivisione ed il rispetto per questo sport tanto pericoloso quanto meraviglioso. I motori hanno suonato note alte per comporre una musica bellissima e se avevi bisogno di due litri di benzina ti davano la tanica intera. Se avevi sete bevevi il vino, se avevi fame mangiavi gli arrosticini, se avevi caldo ti toglievi la maglietta e gli addominali non li vedevi perché <omo de panza omo de sostanza>. Alla Poggio-Vallefredda hanno vinto tutti, sia il primo sia l’ultimo, perché l’importante è stato arrivare sano in cima per fumare quella sigaretta tutta storta ma dal sapore speciale. Questa è la fantastica avventura della Poggio-Vallefredda!”.