Gara 2 davvero emozionante sul circuito di Assen, che ha visto conquistare il gradino più alto del podio ad un coriace e combattivo Johnny Rea, Honda World Superbike, con un dito della mano in pessime condizioni a causa dell’incidente in gara 1. La manche viene dichiarata “wet” dalla direzione, anche se in griglia splende un pallido sole, con delle nuvole nere minacciose in agguato, e molte parti del tracciato ancora bagnate e umide.
Nell’incertezza della pioggia, la scelta dei pneumatici ricade sui piloti e sui propri ingegneri, con l’incognita di un repentino cambio di condizioni meteo, che potrebbe costringerli ad un rientro forzato ai box per la sostituzione delle gomme.Lo sa bene Carlos Checa, Ducati Althea, che decide di montare penumatici rain, quando effettivamente non sta piovendo, perdendo circa 10 secondi a giro nelle prime tornate e costretto ad un rientro ai box per un cambio non previsto, perdendo di fatto la corsa.
Scelta vincente invece quella di Johnny Rea, con una morbida davanti e una dura al posteriore, a differenza degli altri piloti che hanno optato per morbide anche al posteriore, il pilota nord irlandese ha preso la testa della gara nella seconda parte, non lasciandola più, dopo una lotta con il secondo classificato Sylvain Guintoli, Team Effenbert Liberty Racing, oggi in grande forma dopo la vittoria in gara 1.
Completa il podio Eugene Laverty, Aprilia World Superbike, dopo una gran bagarre con Marco Melandri e Leon Haslam, entrambi piloti BMW Motorrad Motorsport, rispettivamente quarto e quinto. Sesto posto per Tom Sykes, Kawasaki Racing Team, il poleman, partito benissimo, ha dovuto lasciare il gas per problemi di grip della ruota posteriore, dopo aver esaltato il pubblico di Assen con continue scodate della sua Ninja.
Bella gara anche di Ayrton Badovini, BMW Motorrad Italia, subito dietro a Sykes, con la schiena mal ridotta dopo l’incidente di gara 1. Non brillano Max Biaggi, Aprilia World Superbike, che spreca un’occasione di aumentare il gap con Carlos Checa, soltanto ottavo, e Davide Giugliano, secondo pilota Team Althea, nono, che non riesce a bissare il risutato di gara 1.
Anche in gara 2 molte le cadute, Niccolò Canepa, Red Devils Ducati Roma, Chaz Davis, ParkinGO MTC Aprilia, Maxime Berger e Jakub Smrz, entrambi del Team Effenbert Liberty Racong, nel tentavio di sorpasso di un doppiato all’esterno, finisce sull’erba sintetica bagnata cadendo mentre era a podio.
Purtroppo anche qui ad Assen, una brutta caduta del giovane pilota del Team Effenbert Liberty Racing, Brett McCormick, caduto all’inizio del rettilineo sbattendo la schiena, con la frattura della quinta e sesta vertebra, fortunatamente, senza interessamento a livello neurologico.
Le due gare di Assen ci regalano due vincitori inediti con un Sylvain Guintoli in gran rispolvero e un Johnny Rea che secondo il nostro parere è tra i piloti più forti del mondiale, portando a vincere una Honda CBR 1000RR forse non proprio all’altezza delle dirette avversarie, guidando spesso sopra il 100% con i relativi rischi.
Si riprende la testa della classifica Max Biaggi, con un solo punto di vantaggio su Carlos Checa, e a +13 da Tom Sykes, risale in quarta posizione Sylvain Guintoli, che potrebbe inserirsi nel podio mondiale.
Classifica gara 2, Mondiale SBK, Round 3, Assen 2012
01- Jonathan Rea – Honda World Superbike Team – Honda CBR 1000RR – 22 giri in 36’45.936
02- Sylvain Guintoli – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1198 – + 2.819
03- Eugene Laverty – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 12.638
04- Marco Melandri – BMW Motorrad Motorsport – BMW S1000RR – + 12.762
05- Leon Haslam – BMW Motorrad Motorsport – BMW S1000RR – + 12.764
06- Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 20.393
07- Ayrton Badovini – BMW Motorrad Italia GoldBet – BMW S1000RR – + 36.317
08- Max Biaggi – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 37.747
09- Davide Giugliano – Althea Racing – Ducati 1198 – + 41.350
10- Michel Fabrizio – BMW Motorrad Italia GoldBet – BMW S1000RR – + 43.930
11- John Hopkins – Crescent FIXI Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 57.515
12- David Salom – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 1’32.593
13- Hiroshi Aoyama – Honda World Superbike Team – Honda CBR 1000RR – + 1’33.576
14- Leon Camier – Crescent FIXI Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – a 1 giro
15- Leandro Mercado – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – a 1 giro
16- Mark Aitchison – Grillini Progea Superbike Team – BMW S1000RR – a 1 giro
17- Carlos Checa – Althea Racing – Ducati 1198 – a 1 giro
Emanuele Bompadre
[nggallery id=112]
