Un gradito ritorno in casa Trastevere. La società è lieta di comunicare la nomina di Lorenzo Corsi come Responsabile della preparazione atletica delle squadre dall’Under 19 all’Under 14 e della preparazione motorio-coordinativa nella Scuola Calcio. Corsi torna nella società rionale dopo l’esperienza da calciatore: nella stagione 2013/14, infatti, fece parte della rosa della Juniores Élite e il 24 novembre 2013 debuttò in prima squadra, nel campionato di Promozione, dove collezionò complessivamente 4 presenze.
Lorenzo, qual è stato il tuo percorso professionale in questi anni?
“Il mio percorso è nato dalla passione per lo sport, ma si è costruito passo dopo passo su due binari paralleli: lo studio e l’esperienza sul campo. Dopo aver conseguito la laurea triennale in Scienze Motorie e Sportive e la laurea magistrale in Scienza e Tecnica dello Sport, ho proseguito la mia formazione con un Master in Teoria e Metodologia dell’Allenamento nel Calcio e ho recentemente concluso un Dottorato di ricerca in Scienze Applicate al Benessere e alla Sostenibilità. Durante il percorso di dottorato ho completato il corso di abilitazione come Preparatore Atletico Professionista presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano.
Il focus del mio progetto di dottorato è stato la relazione tra lo sviluppo puberale ed i carichi di allenamento nei giovani atleti, con l’obiettivo di favorire il benessere e prevenire gli infortuni. Questa ricerca mi ha permesso di approfondire direttamente sul campo un tema che ritengo cruciale: il rispetto delle variabilità individuali tra i calciatori e, soprattutto, le trasformazioni che ciascun ragazzo attraversa nel tempo. È stato un lavoro che mi ha permesso di coniugare scienza e sensibilità umana, perché dietro ogni dato c’è un giovane atleta con una storia unica.
Parallelamente agli studi, ho sempre lavorato sul campo: dal 2015 al 2020 ho ricoperto il ruolo di responsabile della preparazione atletica presso la Fonte Meravigliosa, per poi proseguire dal 2020 al 2025 nello stesso ruolo alla Vigor Perconti, seguendo sia il settore giovanile che la fascia dell’attività di base. Da quest’anno, ho avuto l’onore di entrare a far parte dell’Area Performance di Club Italia e di ricoprire il ruolo di preparatore atletico per la Nazionale Femminile Under 15, un’esperienza che ha arricchito ulteriormente il mio percorso professionale e umano.
Questo doppio binario mi ha dato l’opportunità di applicare ciò che studiavo in tempo reale, ma anche di mantenere uno sguardo sempre critico – non alla ricerca di verità assolute, ma di ciò che funziona meglio in quel contesto specifico.
Credo profondamente che l’ambiente sia il vero ago della bilancia: ogni metodologia va calata nel contesto, rispettando la filosofia dell’allenatore, le caratteristiche degli atleti e gli obiettivi della società. Solo così si può lavorare in sinergia, con serenità, metodo e passione”.
Cosa ti porti dietro delle tue esperienze nelle passate stagioni?
“Per quanto ritenga fondamentale avere delle solide conoscenze e saperle applicare al contesto specifico per trasformarle in vere competenze, credo che il vero punto di partenza sia un altro: creare un ambiente positivo, costruito su valori umani condivisi, insieme alla società, allo staff e agli atleti. È da lì che si costruiscono prima le persone, e poi i calciatori.
Per questo motivo, al di là degli studi, penso che uno dei miei punti di forza sia la capacità di rispettare e valorizzare ogni ragazzo in quanto persona. Ascoltare i loro pensieri, condividere emozioni, ambizioni, ma anche semplicemente tenere conto della loro storia personale, spesso silenziosa, che vive fuori dal campo — e che rappresenta la maggior parte del loro tempo — permette di instaurare un rapporto autentico. Quando un atleta sente stima, fiducia e rispetto da parte tua, e tu ricambi con la stessa intensità, sai che stai facendo un buon lavoro, prima come persona e poi come professionista.
Le stagioni passate mi hanno dato la fortuna di lavorare con staff tecnici di grande qualità, e da ognuno ho cercato di imparare come essere un supporto migliore, adattandomi alla loro filosofia e metodologia di lavoro. Ogni stagione mi ha lasciato qualcosa, affrontare ogni anno i playoff e vivere una fase nazionale fino a una finale persa ai rigori è un’esperienza che resta impressa e che mi ha lasciato un sogno ancora aperto. Un sogno che ogni anno si rinnova, e che spero davvero di poter continuare a inseguire e completare qui, insieme al Trastevere”.
Torni a Trastevere in un ruolo nuovo rispetto al passato. Quali sono le tue aspettative?
“Ho avuto l’onore di vestire questa maglia tanti anni fa. È un ricordo vivo, perché fu proprio in quel momento che presi una scelta non semplice: decisi di non proseguire il mio percorso da calciatore per poter dedicare il giusto tempo agli studi universitari, sentendo che non avrei potuto garantire alla squadra e alla società l’impegno che meritavano.
A distanza di più di dieci anni, torno qui in un’altra veste, e credo che non ci sia modo migliore per onorare quella scelta e trasformarla in continuità. Rientrare al Trastevere oggi, dopo aver concluso il mio percorso accademico e professionale, rappresenta per me una sorta di cerchio che si chiude — o forse, che si apre di nuovo, con nuove responsabilità.
Le mie aspettative sono semplici: voglio offrire un contributo concreto, professionale ed umano, mettendomi a disposizione degli staff tecnici e degli atleti per creare, insieme ai colleghi preparatori atletici, un’area di preparazione atletica di alto livello. L’obiettivo è dare continuità al progetto della società, supportando lo sviluppo del settore giovanile e contribuire a strutturare il percorso di crescita per il maggior numero possibile di ragazzi dalla scuola calcio fino alla prima squadra, che oggi milita in Serie D. Credo fortemente nel valore della coerenza e della programmazione, e spero di poter contribuire a costruire un percorso condiviso, solido e duraturo”.
Quale sarà, nello specifico, il tuo compito a Trastevere?
“Sarò responsabile della preparazione atletica delle squadre dall’U19 all’U14 e della preparazione motorio-coordinativa nella scuola calcio. Mi occuperò della metodologia generale dell’area fisica, con l’obiettivo di strutturare un modello condiviso, adattabile ai contesti e sempre aggiornato.
Organizzeremo incontri periodici di aggiornamento interno, in cui ci confronteremo sia sulle evidenze scientifiche più recenti, sia sulle esperienze pratiche maturate sul campo. L’obiettivo è costruire un dialogo costante tra teoria e pratica, in modo da affinare continuamente mezzi e metodi di allenamento.
Grazie alla collaborazione con le Università, intendiamo inoltre proseguire le attività di ricerca direttamente sul campo, monitorando gli atleti e generando spunti di riflessione che possano arricchire la nostra proposta metodologica. In questo senso, vogliamo anche diventare un punto di riferimento per i tirocinanti dell’Università di Roma Foro Italico che vorranno condividere con noi questa missione formativa.
Ho già avuto modo di conoscere alcuni dei preparatori atletici presenti in società, e sono felice di aver percepito da subito affinità e, soprattutto, quell’umanità che rappresenta il terreno più fertile per costruire insieme un’area di lavoro sinergica e professionale.
Il Trastevere rappresenta oggi una realtà strutturata, ambiziosa ed attenta alla crescita dei giovani: farne parte è una grande responsabilità ed un’opportunità di valore.
Ringrazio la società per la fiducia e per avermi accolto in un progetto che punta in alto senza mai perdere di vista la persona.
A presto, Forza Trastevere!”