La tecnologia delle auto, in generale, negli ultimi anni ha visto un’impennata non solo in termini di innovazione riguardo al comfort e alle utilità, ma anche e soprattutto in termini di motori e impianti. Se ovviamente il mondo delle autovetture per l’utenza generica e quello delle auto per la Formula 1 sono agli antipodi, quanto meno per riguarda il concetto di sicurezza e comfort, tutta la parte relativa ai motori non lo è affetto!
Sorvolando sulle gare di Formula E, che vengono corse con auto dal motore completamente elettrico, nelle corse di F1 standard i motori cambiano praticamente ogni anno e seguono diverse tendenze in base alle tecnologie e alle necessità delle singole vetture. Ma le voci che girano sulle prossime novità sono davvero, davvero interessanti.
Il futuro dei motori
Uno degli aspetti più belli dell’assistere dal vivo alle corse di Formula 1 è senza dubbio sentire in lontananza l’arrivo dei bolidi, con il loro inconfondibile rombo del motore. Anche se negli ultimi anni si è teso a “silenziare” un po’ il tutto, pare che si stia per tornare all’epoca d’oro delle auto da corsa.
Nel delineare gli scenari futuri gli aspetti chiave sono questi:
- sostenibilità ambientale, rilevanza sociale ed automobilistica;
- power unit deve essere potente, innovativa ed emozionante;
- progetto incentivante nei confronti di nuove Case interessate alla F1.
Vincere un jackpot non è possibile solo in un casinò online, ma è diventato anche un sinonimo per dire di aver azzeccato qualcosa, di aver vinto a qualcosa che non era propriamente scontato. È sicuramente è la situazione in cui si trova la Formula 1 adesso, con delle idee vincenti e delle grandissime possibilità davanti a sé.
L’ibrido conquista anche i circuiti
Ebbene sì, stando alle voci di corridoio si parla di un motore aspirato di 8 cilindri a V, con una cilindrata di 3,5 litri capace di recuperare non solo l’energia cinetica che si scatena in frenata, ma anche quella che andrebbe dispersa tramite il calore direttamente dagli scarichi. Proprio attraverso questo motore che combina endotermico ed ibrido si possono raggiungere i 1.000 cavalli delle power unit odierne e capaci al contempo di restituire le vecchie sonorità delle corse.
La riduzione dei costi
Attraverso un aspirato di nuova generazione è anche possibile contenere i costi, con un doppio vantaggio: non solo un risparmio che potrebbe ridurre anche di cinque volte le spese odierne, ma anche la possibilità di far entrare in pista anche nuovi costruttori, per rendere le sfide più varie ed avvincenti.
Nuova alimentazione
Arriviamo al clou del tutto: l’idrogeno è un carburante pulito, che potrebbe permettere alla F1 non solo di diventare green, ma di farlo senza perdere la sua identità. Il ridotto potere calorico dell’idrogeno, anzi, imporrebbe al comparto di tornare a motori con cilindrate maggiori, tornando indietro di parecchio e rispolverando quelle che hanno fatto la storia delle gare dal 1989 al 1994.
Sembra proprio che il futuro della Formula 1 sia in arrivo e sia pronto a stupirci, lasciandoci a bocca aperta, ma che debba però, per dare il meglio di sé, rivolgere anche uno sguardo al passato.
