Non è una vigilia qualsiasi, è la vigilia. Manca un giorno a un nuovo Derby, il primo di questa stagione, e a Milanello la concentrazione è altissima. Dopo tanta attesa ormai il campo è vicino e, prima della rifinitura della squadra, si è svolta la conferenza stampa di Mister Gattuso. Queste tutte le dichiarazioni di Rino, rilasciate in diretta su e :

IL DERBY
“Queste partite si preparano da sole, sono speciali. Dobbiamo essere bravi a non sprecare troppe energie. L’Inter è una squadra forte, ha grandi valori e fisicità, anche tanta qualità. A livello tecnico non ci sentiamo inferiori, anzi, ma a livello fisico c’è differenza. Loro sono bravi, dovremo stare attenti su calci piazzati e movimenti offensivi. Nell’ultimo Derby abbiamo giocato con troppa paura, abbiamo giocato male e siamo stati fortunati: rispettiamoli ma mettiamo coraggio. Chi vince si gasa di più, ma in palio ci sono sempre tre punti”.

LA PARTITA
“Siamo in crescita, dovremo essere bravi in entrambe le fasi: costruire azioni da gol ma anche tenere botta. Siamo migliorati molto a livello mentale. Mi affido al collettivo, serviranno tutti per far segnare Higuain e i vari giocatori di movimento, e per vincere. La grinta non si trasmette, è questione di mentalità. Siamo concentrati, giocheremo il Derby con tranquillità. Dobbiamo dimostrare di essere forti, senza paura. Nel mio cuore c’è una grande voglia di vincere, speriamo di fare una bellissima prestazione”.

LA SQUADRA
“I ragazzi si sono allenati con grande voglia, senza pressioni. Ho visto un ambiente sereno, che ha lavorato nel migliore dei modi. Sono aperto a tutto, strappo il cuore per i miei giocatori e sono sempre a disposizione. Non ho peli sulla lingua, faccio delle scelte: mi hanno fatto piacere le parole di qualche mio calciatore, sono fatto così e mi piace lavorare in questo modo. Quest’anno i miei giocatori si sentono più forti e maturi, creano di più. Speriamo di recuperare al meglio anche qualcuno che ha subito una distorsione alla caviglia nei giorni scorsi”.

LA DIFESA
“Bisogna anche vedere come si subiscono i gol, quest’anno difendiamo molto meglio dell’anno scorso. A difesa schierata abbiamo preso pochi gol, il gol contro il Chievo è un errore di impostazione. La preoccupazione più grande è se avessimo preso gol a difesa schierata. Dobbiamo riuscire a tenere alta la concentrazione per 90 minuti, non si può pensare che le partite siano finite. Quando iniziamo a essere superficiali rischiamo, come contro il Chievo: sono aspetti migliorabili ma non sono preoccupato”.

SU SPALLETTI
“Spalletti tra poco raggiunge le mille panchine, ha tanta esperienza e per me la strada è lunga per arrivare al suo livello. Ha sempre cambiato qualcosa nell’Inter l’anno scorso e quest’anno, per un allenatore giovane come me è un punto di riferimento. Ha la mente aperta, è sempre bravo a capire quando può fare dei cambiamenti nella fisionomia delle squadre”.

I SINGOLI
“Caldara verrà in panchina, ha svolto una settimana piena di lavoro. Sente ancora un po’ di loro ma poco, siamo sulla strada giusta. Ho parlato con Calhanoglu, in Nazionale è sempre stato vivo: nella prima partita è stato il migliore in campo, nella seconda ha fatto bene. Ha passato un momento difficile a livello familiare, ha bisogno di affetto. Montolivo si sta allenando con la squadra, non ho nulla di personale contro Riccardo ma faccio delle scelte tecniche”.

PAQUETÁ E IL MERCATO
“Quando arriverà Paquetá, parlerò di Paquetá. Adesso non è corretto farlo, adesso parlo di Suso, Calhanoglu e Bonaventura. Calabria-Abate? Nella mia testa ho scelto chi giocherà, vediamo chi sta meglio e la sente meno, dandoci qualità. Calabria gioca con grande mentalità, non ha paura di crossare e difendere. Abate ci sta dando tanto sia in campo che fuori. Conti è da due settimane che riesce a svolgere almeno il 60% di quello che facciamo in allenamento. Tra due settimane la Primavera giocherà in casa, speriamo di farlo giocare lì, ma tutto dipende dall’ok dei medici”.

LE PAROLE DI BERLUSCONI
“Berlusconi è stato uno dei migliori presidenti della storia del calcio. Non c’è nulla di nuovo in quello che ha detto, nei miei primi mesi da allenatore del Milan mi chiamava spessa suggerendomi di giocare con le due punte. Può dire tutto quello che vuole, la stima che ho nei suoi confronti è immensa, io gli ho dato le mie spiegazioni e faccio le mie scelte. Secondo me a tratti gli piace questo Milan”.

SULLA FEDERAZIONE
“Per il bene del calcio non è un bel vedere il calcio italiano di oggi. Per dare credibilità al nostro prodotto servono persone che riescono a guidarlo, facendolo diventare una cosa seria. Il calcio sta cambiando, sta cambiando il nostro modo di stare in campo e deve cambiare anche la nostra mentalità. Ci vuole gente di qualità ed esperienza”.