MARC MARQUEZ 110 e lode: Lo spagnolo fa cinquina in Texas e ritorna a salire sul gradino più alto del podio; vi mancava dalla trasferta giapponese, quella della consegna del titolo 2016. Dopo essere partito dalla pole position, il campione del mondo in carica ha avuto nel suo compagno di squadra l’unica vera insidia sul percorso del successo. Dopo un inizio di stagione sotto tono, Marc torna a sorridere mentre il campionato ritrova uno dei protagonisti più spettacolari e talentuosi. Stratospheric!
VALENTINO ROSSI 9: Anche in terra americana si ripete il “miracolo” della gara. Quasi 1 secondo in qualifica, 1 secondo e 3 decimi nel warm up, secondo al traguardo; alla fine è solo una questione di secondi. A mio parere nell’episodio che lo ha visto protagonista con Zarco doveva dimostrarsi un pizzico più sportivo, visto che si è palesemente avvantaggiato. Se avesse ceduto la posizione, sarebbe stato più giusto ed avrebbe reso la penalizzazione ricevuta ancora più fuori luogo di quello che è stata. Bella la rimonta su Pedrosa, così come bello è rivederlo in cima al mondiale. Ottimo e abbondante!
DANI PEDROSA 8: Finalmente anche lui è tra i piloti che si giocano le posizioni che contano. Per la gara fa una scelta diversa di pneumatici rispetto al compagno di box, perché all’anteriore utilizza una mescola soft. Decisione che lo penalizza nelle battute finali, quando è costretto a cedere la piazza d’onore ad un’arrembante Rossi. Prima, però, è stato l’unico a dare filo da torcere a Marquez. Bravo!
CAL CRUTCHLOW 7,5: Primo pilota privato, primo dietro ai mostri sacri della categoria. Soprattutto primo nel duello con Zarco. Good!
JOHANN ZARCO 7: Il francese continua a stupire per la classe e la grinta che sfoggia quando si spengono le luci del semaforo. Ad un certo punto aveva anche infilato Rossi, ma….diciamo che non tutte le ciambelle escono con il buco e certe ciambelle sono più ciambelle di altre. Se avrà la pazienza di adattarsi alla categoria senza farsi prendere dalla foga, sarà a brillare tra le vere stelle della MotoGp. Bon!
ANDREA DESMODOVI 6: E’ il primo ducatista al traguardo ma con un distacco pesante. Se al risultato aggiungiamo le dichiarazioni del dopo gara, il quadro del suo box è a tinte cupe. Speriamo che quanto prima il sole torni a splendere in quel di Borgo Panigale. Forza!
ANDREA IANNONE 5: Che sia riuscito a tagliare il traguardo è già di per sè una buona notizia. Peccato che l’abbia fatto da settimo. Anche dalle parti sue urge un cambio di rotta!
JORGE LORENZO 4: Nono, dietro non solo al compagno di squadra ma anche al non ufficiale Petrucci. Di fronte a certi risultati, non esistono scuse. Bocciato!
MAVERICK VINALES 4: Dopo 2 giri commette un’ingenuità che gli costa cara. Il mondiale si è, così, riaperto. Queste le sue parole “Una caduta molto strana. Ho fatto le stesse cosa per tutto il fine settimana, anche nel warm up ma sono caduto. Credo che abbiamo avuto qualche problema con la gomma davanti ma, ad ogni modo, sappiamo che siamo forti e veloci. Torneremo ad esserlo a Jerez”. Gli avversari sono avvisati. Occhio!
MIRACOLI: Se un pilota con un assetto da gara, pneumatici da gara, con la bagarre ed il serbatoio pieno riesce a girare quasi 1 secondo più veloce rispetto ad un assetto da qualifica può significare che o è lo spirito santo ad illuminarlo o è un collaudatore incapace che per due giorni e mezzo non ha capito nulla. Illuminazioni o incapacità che aumentano esponenzialmente se ciò si ripete tutti i fine settimana…..
TELECRONACA: Di Rossi hanno raccontato proprio tutto. Perfetta!
GARA: Interessante.
HONDA: In ripresa.
YAMAHA: Resta ancora la moto da battere.
DUCATI: Resta ancora molto lavoro da fare.
APRILIA: Sfortunella….
KTM: Lontana.
SUZUKI: In ombra.
MICHELIN: Argentina: pronti via, Marquez a terra. Texas: pronti via, Vinales per prati. Strano…..
REGOLAMENTO: E’ possibile cambiarlo durante una gara? Nelle sue lacune, poi, cosa spinge ad essere morbidi con alcuni e duri con altri? Motociclismo o Wrestling?
