Il “pipita” mata quasi da solo il toro e permette alla Juve di mantenere il comando della classifica , dopo 16 giornate, conservando i soliti e, soprattutto, rassicuranti quattro punti di distanza dalla seconda; la vittoria dei bianconeri è l’ennesima prova di forza di una squadra che, checché se ne dica, riesce a fare sue le partite anche quando si mettono male in virtù di un parco giocatori di altissimo livello che , almeno in Italia, riescono a fare la differenza . Higuain sarà anche sovrappeso e la pancetta esibita a fine partita ne è la lampante conferma ma ha tanta qualità e ciò gli permette di mantenere intatta quella capacità di andare in goal appena l’avversario gli concede un pizzico di libertà e di essere , quindi, determinante nei momenti che contano. Una Roma ancora brutta ma vincente fa suo il big match con il Milan e si appropria, in un solo colpo, del secondo posto in solitario e di principale antagonista della Juventus; si sa, è tradizione, che per andare avanti nella vita occorre, insieme alla bravura, una buona dose di fortuna ed bisogna dire che mister Spalletti e la sua Roma hanno entrambi i doni: se il buon Niang ,alla mezz’ora del primo tempo, non si fosse fatto parare il rigore la gara avrebbe preso , sicuramente, una piega diversa ma il fato così ha voluto e Nainggolan , sfoderando quasi a fine gara il magico tiro vincente , ha fatto il resto. La morale del giorno è facile: la Roma continua a correre e vincere in virtù delle prodezze dei singoli benché faccia storcere il muso agli esteti del calcio ed il Milan, troppo giovane, immaturo ed incompleto per cullare sogni di gloria, torna a casa sconfitto e ridimensionato. A proposito di bel calcio il popolo sardo, nonostante la sconfitta, dovrebbe rendere grazie al Napoli per lo spettacolo di gioco e goal messo in scena al S.Elia di Cagliari. L’euforia da qualificazione Champions, la ritrovata forma fisica di giocatori che rappresentano la spina dorsale della squadra e l’uso convinto e convincente, da parte di Sarri, di un turn over finalmente all’altezza della situazione ha fatto si che il Napoli ritrovasse lo smalto di inizio stagione. Aldilà della larga vittoria, condita da cinque goal, è stato il gioco espresso dalla squadra partenopea a far spalancare gli occhi di ammirazione; il Napoli esprime , attualmente, il gioco più spettacolare ed avvincente del campionato italiano, risultato ottenuto grazie ad una perfetta simbiosi tra classe cristallina ed esecuzione di schemi applicati con assoluta abnegazione dai ragazzi di mister Sarri. Il calcio espresso dalla squadra campana è roba da palati finissimi ed il prossimo scontro europeo con il Real Madrid è la certificazione del livello raggiunto dal Napoli e la giusta collocazione nell’elite del calcio europeo e mondiale. Il resto della giornata vede il normale ridimensionamento dell’Atalanta che paga , probabilmente, il prezzo di una preparazione troppo tirata e che quindi ha necessità di tirare il fiato, la conferma della Lazio , corsara e vincente contro la Sampdoria e l’ennesimo tentativo di rinascita dell’Inter che s’impone sul Genoa per 2-0. Da rimarcare la vittoria, in coda classifica, del Crotone sul Pescara : i calabresi credono ancora nella salvezza e gli avversari dovranno fare i conti con loro fino alla fine.
