ENEA BASTIANINI 9,5: Tra i due litiganti il terzo gode, giusto? A godere è la Bestia. Se nella Sprint Race conferma la posizione in griglia di partenza, in gara il riminese fa la differenza su tutti. Una volta sistemata la pratica Bagnaia, tallona Martin fino a poche curve dal traguardo, quando con un sorpasso “discutibile”, supera lo spagnolo e regala alla casa di Borgo Panigale la centesima vittoria nella top class. Il sorpasso su Martin se fosse stato effettuato 5 anni fa, si sarebbe parlato di normale sorpasso di gara. Se, però, nel frattempo sono stati richiamati e sanzionati sorpassi simili o meno “eccessivi”, allora non si comprende perché questo non sia stato nemmeno attenzionato. I sorpassi old style valgono sempre o a seconda di chi li fa e contro chi? Detto ciò, Bastianini è stato bravo anche a spuntarla così. Bravo!

JORGE MARTIN 9: Il leader in classifica è stato sconfitto sia nella Sprint Race sia in gara. Allo stesso tempo allunga in classifica. Sì, perché solo nella prova del sabato le prende dal campione del mondo in carica mentre la domenica è costretto a piegarsi solo all’irruenza di Bastianini. Allunga, così, di nuovo in classifica. Il gesto a fine gara? Ci può stare così come c’è stata la stretta di mano; il rispetto, quello vero, non è mai venuto meno. Vamos!

MARC MARQUEZ 8,5: Settimo in griglia di partenza, l’8 volte campione del mondo ha fatto sue la medaglia di legno della Sprint e quella di bronzo della gara. Un ottimo bottino perché, non dimentichiamolo come chi maliziosamente non lo urla durante la narrazione, guida una Ducati 2023 gestita da un team privato. C’è chi rosica e sparla e chi fa i fatti; Marc appartiene al secondo gruppo. Bien!

MARCO BEZZECCHI 7: Da lui, francamente, mi sarei aspettato qualcosina in più perché si è corso sulla pista di casa, quella dove ha mosso i primi passi e conosce a memoria. Purtroppo guida la versione 2023 della Ducati e, ad oggi, solo Marquez riesce a farla volare e vincere. La quarta posizione tutto sommato non è male ma, ripeto, a Misano doveva dimostrare di valere di più. Benino!

PECCO BAGNAIA 3: I pronostici lo davano per favorito perché Misano è casa sua. La pole position è stata accolta come l’inizio del fine settimana della svolta. Il sabato ha fatto suonare le prime note di quello che pareva essere una bella aria. Sembrava un crescendo rossiniano ma è stata, purtroppo, solo una brutta caduta. Una volta superate le difficoltà della prima parte di gara, il torinese ha stampato giri record e pareva rientrare nella partita della vittoria. Un errore, purtroppo, lo ha fatto scivolare. Peccato, perché non ha avuto modo di festeggiare la sua centesima gara nella top class con la centesima vittoria della Ducati. Resta, a mio avviso, il favorito nella corsa al titolo perché non è mai accaduto nella MotoGp che un pilota privato vincesse il titolo. Guida la migliore moto gestita dal team ufficiale, vuoi vedere che non faccia tris? Come detto solo lui può perdere il numero 1 che ha stampato sulla carena. Certo se evitasse di farla scivolare per ghiaia…Sveglia!

DUCATI: 100 volte la migliore.

LE ALTRE: Tra il quasi nulla, il nulla e il vuoto assoluto.

CURIOSITA’: Se al posto di Bastianini vi fosse stato Marquez, cosa avrebbero urlato?

Fonte foto: pagina Facebook MotoGo