PECCO BAGNAIA 10 e lode: Quello olandese è stato il classico fine settimana perfetto per l’italiano campione del mondo. Pole position, Sprint Race, gara della domenica, giri veloci iperbolici, oltre 3 secondi di vantaggio sull’inseguitore alla bandiera a scacchi, punti pesanti recuperati in classifica mondiale; cosa chiedere di più? Da 3 gare è il più in forma e le 3 volte di seguito sul gradino più alto del podio lo dimostrano. In un periodo dove la nazionale di calcio ha fatto pena, lui e la Ducati (la nazionale italiana nel motociclismo) fanno suonare l’Inno di Mameli a ripetizione. Orgoglio italiano!
JORGE MARTIN 8: Se Atene ride, Sparta piange…Vero è che su una pista dove nella top class non è mai salito sul podio lo spagnolo, limita i danni, ma è pur vero che chi ha ambizioni iridate non può giocare sempre di rimessa. La scelta, ad esempio, delle mescole non l’ho compresa. Mai come questa volta il secondo è il primo degli sconfitti. Sveglia!
ENEA BASTIANINI 8: Dall’undicesima in griglia all’ultima piazza del podio alla bandiera a scacchi. Una performance interessante che, però, non cancella i 7 secondi presi dal teammate. Risultato agrodolce che, però, una certa stampa ha catalogato come epico…Bene ma non benissimo!
MARC MARQUEZ 7: L’8 volte campione del mondo sull’asfalto olandese non è stato proprio l’agguerrito e temibile pilota che ha spinto la Ducati ad affiancarlo l’anno prossimo nel team ufficiale. Scivolato nella Sprint Race, alle prese con la pressione la domenica, Marc ha fatto sua solo la medaglia di legno. Resta sempre la prima Ducati 2023 al traguardo ma da un fenomeno vero come lui è lecito aspettarsi di più. Forza!
SEI LOBOTIMIZZATO SE…: In alcuni gruppi Facebook, anche in quelli dedicati anche a piloti che non gareggiano più, dilaga l’odio verso Marquez. La firma “ufficiale” ha finito di traumatizzare le vittime biscottate. Addirittura qualcuno ha scritto che venderà la sua Ducati…L’odio che si legge nei confronti di Marquez è vomitevole. Un conto è l’odio sportivo perché, ad esempio, posso odiare un sistema corrotto che premia gli amici degli amici e mortifica chi non fa parte della cricca. Quest’odio, però, deve rimanere sempre nel perimetro del rispetto e mai scadere nella violenza, seppur verbale. Sportivamente ho sempre odiato e odierò un certo modo di narrare le cose a scapito degli altri, quelli non allineati al loro pensiero unico e ai loro interessi. Si deve per forza creare un nemico contro il quale narrare ed esaltare le gesta del prediletto. Errare è umano e quando ho sbagliato ho fatto mea culpa, senza nascondermi dietro a frasi di circostanza come “scagli la prima pietra chi è senza peccato”. Oggi, però, si è andati oltre allo sfottò e alla goliardia; c’è violenza dialettica che sfocia in urla di gioia quando il “nemico” cade. Marquez questo fine settimana è caduto sia nelle qualifiche sia nella Sprint Race; non avete idea delle schifezze che ho letto…Chi in passato ha richiamato me e alcuni blogger, cosa dice in merito? Non si sente un pizzico chiamato in causa visto che il grosso di questo schifo è frutto di chi ha vaneggiato e fantasticato su biscotti inesistenti? Non è il caso di dire basta? Una celebre canzone napoletana recita: ” Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto, Chi ha rato, ha rato, ha rato, Scurdámmoce ‘o ppassato, simmo ‘e Napule paisá!”. Un modo di dire per chiudere una questione, a prescindere da chi abbia ragione o da chi sia rimasto avvantaggiato. Meno male che Bagnaia, a differenza di altri, dopo i fischi di questi escrementi disumani, ha avuto il coraggio, la sportività e la classe di dire pubblicamente che queste cose non gli piacciono e non si fanno.
DUCATI: Anni luce avanti.
APRILIA: La prima delle terrestri.
KTM: In ritardo.
YAMAHA e HONDA: Disastrose.
Fonte foto: Motogp.com
