Fa parlare e molto e bene di sé “campo dei miracoli”. E non poteva che essere così una struttura portata a battesimo addirittura per mano del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Tante belle partite di calcio, divertimento e un messaggio di pace.

Inizia così il nuovo anno alla Miracoli Football Club partito così com’è all’insegna dell’impegno e dei valori, dell’amicizia e del pallone come veicolo di pace e solidarietà.

La settimana scorsa al Campo dei Miracoli a Corviale, voluto da Massimo Vallati e realizzato dall’imprenditore Michele Nardella, si è tenuto il primo torneo in memoria di Mauro Zanella, educatore e uomo di pace.

Qui i numeri più significativi dell’iniziativa dal punto di vista sportivo:

Oltre 300 giovani calciatori coinvolti ;23 società partecipanti; coinvolte le categorie dai 2016 ai 2009, ovvero dai Primi Calci ai Giovanissimi.
Un grazie di cuore a tutte le società, agli staff e ai giocatori che hanno preso parte al torneo arriva dagli organizzatori
Complimenti a tutte le squadre ospiti e della Miracoli Football Club per l’impegno e per i valori umani e sportivi portati in campo e un pizzico di congratulazioni in più per i 2009-2010 che si sono aggiudicati il loro trofeo di categoria.

Di seguito il testo che è stato letto prima del kick off di ogni partita, in ricordo di Mauro Zanella e del suo impegno per la Pace:

“Oggi più che mai vogliamo cominciare questo nuovo anno con la speranza che torni la pace ed è a questo dedichiamo il Torneo, intitolato a Mauro Zanella un nostro educatore che si è sempre impegnato per la pace tra i popoli e i diritti delle minoranze.
Come ha detto il Presidente della Repubblica nel suo discorso di fine anno, impegnarsi per la pace significa considerare queste guerre una eccezione da rimuovere; e non la regola del prossimo futuro.

Volere la pace non è neutralità; o, peggio, indifferenza, rispetto a ciò che accade: sarebbe ingiusto, e anche piuttosto spregevole.
Costruirla significa, prima di tutto, educare alla pace. Coltivarne la cultura nel sentimento delle nuove generazioni. Nei gesti della vita di ogni giorno. Nel linguaggio che si adopera.
Dipende, anche, da ciascuno di noi.

Pace, nel senso di vivere bene insieme. Rispettandosi, riconoscendo le ragioni dell’altro. Consapevoli che la libertà degli altri completa la nostra libertà”. Come dire… la buona semina porta buoni frutti.”