PECCO BAGNAIA 9,5: L’italiano allo spegnimento del semaforo è una saetta; supera sette avversari e si pone all’inseguimento di Martin. Lo spagnolo si stende e, così, l’alfiere ufficiale della Ducati ufficiale detta lui il ritmo con Bastianini a fargli da remora. Nelle fasi finali viene superato dal pilota del Gresini Racin Team che, fino a quel momento, sembrava averne molto di più. Pecco, però, non demorde e poco dopo l’apparizione del suo cognome sul cartello di Bastianini si riporta al comando e conquista, così, il settimo sigillo stagionale. Alla corona iridata lo separano solo 2 punti. E’ vero che in pista tutto potrà succedere ma è pur vero che potrà fare affidamento sulla migliore moto e su un muretto in perenne movimento. Daje!
ENEA BASTIANINI 8,5: Il prossimo pilota ufficiale della Ducati per gran parte della gara ha dato l’impressione di averne più degli altri, anche del vincitore. Impressione che si è trasformata in realtà quando a poche tornate dal termine ha superato senza troppa fatica il battistrada. I giochi sembravano, a quel punto, fatti ma…P1, L8, Bagnaia: sono numeri e lettere apparsi sul suo cartello del muretto. Da quel momento il pilota veloce e padrone della situazione si è trasformato in insicuro e guardingo. Il sorpasso di Bastianini è stato inevitabile. La piazza d’onore, a mio avviso, non lo gratifica per il potenziale che aveva. Peccato!
FABIO QUARTARARO 9: Dodicesimo al via, terzo al traguardo il tutto su una pista piena di rettilinei. Prima dello spegnimento del semaforo era dato per spacciato. Alla bandiera a scacchi ha sancito che venderà cara la pelle, fino all’ultima gara. I pronostici lo danno sconfitto ma i pronostici sono fatti per essere smentiti. Chapeau!
MARCO BEZZECCHI 7,5: Una partenza non proprio esaltante lo costringe a recuperare dalle retrovie. Il Bezz, però, ha un bel ritmo e quasi per poco non riesce a regalare a Bastianini, pilota di un team diverso dal suo con sponsor diversi dai suoi, una gioia maggiore. A fine gara sembra rammaricarsi per non esserci riuscito. Tranquillo, a Valencia avrà modo di rifarsi. Forza!
ALEX RINS 6,5: Da vincitore a gara quasi anonima è il passaggio normale di questa MotoGp. Benino!
MARC MARQUEZ 5: L’8 volte campione del mondo se sul giro secco è stato performante, in gara ha patito una moto non a suo agio sull’asfalto malese. Al traguardo è settimo ma pur sempre la prima Honda. Sulla questione delle scie dico che o questa vale sempre altrimenti è meglio lasciar perdere. Sorprende come il giudizio in merito cambi a seconda del pilota: se a “cercare la scia” è il pilota prediletto si finge di non vedere. Se a farlo è quello del presunto “biscotto” allora c’è lesa maestà. Da quando c’è il motociclismo, ricordo, esiste questo fenomeno. In alcune categorie, addirittura si vincevano le gare stando “in scia”. Un silenzio non fu mai scritto!
DUCATI: La migliore.
YAMAHA: Toh, il podio!
SUZUKI: Piccolo passo indietro.
KTM: Anonima.
APRILIA: Involuta.
ORDINE O NON ORDINE?: Il fermento al box Ducati e la scritta Bagnaia sul cartello di Bastianini testimoniano, a mio avviso, che sono sicuri delle qualità della moto meno di quelle del pilota che “deve” vincere. Se fossero sicuri delle sue qualità, perché fare simili cose? Così, poi, si mortifica la figura del pilota. Bastianini (pilota di un team diverso e con sponsor diversi), ricordo, è in lotta per la terza posizione del mondiale. Ah, il buon senso di cedere la posizione… Ho trovato fuori luogo Tardozzi quando ha affermato “Smettiamo di dire che noi tarocchiamo”. Premesso che nessuno dice che le gare sono taroccate, i suggerimenti di scuderia (anche se qui si dovrebbe parlare di casa madre visto che riguardano team diversi) sono leciti. Andrebbero, però, fatti con un certo stile. Stile che, al di là di tutto, non dovrebbe contemplare la presa in giro dell’intelligenza di chi guarda le gare. Alcune scene, alcune dichiarazioni ed alcuni cartelli non sono taroccamenti, tutt’altro. Tarocco, però, è negare l’evidenza: non bisogna ostacolare Bastianini, punto. Ho capito male? Pronto a scusarmi se è così.
Fonte foto: pagina Facebook MotoGp
