FABIO QUARTARARO 9,5: Gioca nelle prove, si diverte in gara e al traguardo mette una seria ipoteca sul titolo. El Diablo è il dominatore di Silverstone, il nuovo volto vincente da battere. La sua guida, poi, è un qualcosa di divino per chi si ispira ai santi Max e Jorge. In fuga!
ALEX RINS 8,5: Dopo tante cadute e batoste prese dal teammate, arriva la rivincita di Alex. Parte dalla decima casella e, sorpasso dopo sorpasso, si porta ad essere il primo degli inseguitori, Soprattutto lancia un messaggio forte alla Suzuki: ci sono anch’io!
ALEIX ESPARGARO 10: Quanto fatto dallo spagnolo sul tracciato inglese è un qualcosa che è entrato nei libri di storia motociclistica. Dopo 21 anni riporta l’Aprilia sul podio della top class e, soprattutto, le permette di salire per la prima volta sui gradini dei più veloci in gara della MotoGp. Bellissima la resistenza contro l’invasore rosso-australiano Miller. Chapeau!
JACK MILLER 7: Tutto sommato la sua è una buona gara vista anche la partenza dalla settima casella. Peccato, per lui, non sia riuscito a salire sul podio, anche se, va detto, ci ha provato senza risparmiarsi. Bravino!
POL ESPARGARO 7,5: Fa sua la pole e alla bandiera a scacchi, oltre ad essere la prima Honda, fa suo un discreto bottino. Chiedergli di più, viste anche le cadute di Marquez, significherebbe chiedergli la luna. Bravo!
JOAN MIR 4: Prende una legnata pesante dal compagno di squadra e, a parer mio, scuce il numero 1 dalla sua tuta. Bocciato!
VALENTINO ROSSI 4: Dai sorrisi delle prove passa ai sorrisi di circostanza del dopo gara; peccato che la sua prestazione non abbia fatto ridere. Sveglia!
MARC MARQUEZ 2: Lo spagnolo inizia ad essere un pericolo non solo per se stesso ma anche per i colleghi. Ho sempre considerato Marc un campionissimo ma, di fronte alle sue ultime prestazioni, occorre essere sinceri: non riesce a guidare una MotoGp. Dispiace dirlo, ma fino a quando non avrà recuperato dall’infortunio, a mio avviso, dovrebbe restare lontano dalle piste. La sua indole di guerriero, una volta spento il semaforo, lo spinge a lottare. Peccato che nelle lotte occorre essere al 100% altrimenti sono scivolate e dolori. Anche questa volta è andata bene per lui e per chi ha steso. Non giochiamo, però, troppi jolly. Calma!
YAMAHA: Perfetta.
SUZUKI: In crescita.
APRILIA: Vince una battaglia che fa capire, specie dalle parti nostre, che si possono realizzare moto competitive senza tante chiacchiere, massimizzando al meglio le risorse che si hanno. Il genio italiano colpisce ancora!
DUCATI: In bambola.
HONDA: Altalenante.
KTM: Smarrita.
GARA: C’è chi parla di gare equilibrate e belle. Sinceramente non vedo n’è l’equilibrio tra i piloti e le moto né la bellezza.
Fonte foto: pagina Facebook MotoGp
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