Il ritorno di Federico Caricasulo al Campionato Italiano Velocità è caratterizzato da un 3° posto nelle qualifiche del venerdì. In occasione del Round 2 del ELF-CIV sul tracciato di Misano Adriatico, il neo pilota di SORADIS YAMAHA MOTOXRACING TEAM, ha confezionato un tempo di 1’38.625, che gli consente di occupare la terza casella provvisoria sullo schieramento, dopo che nelle prove libere del mattino non era andato oltre l’1’39. Un bel risultato che lo riporta a pieno titolo tra i piloti più competitivi della SS600.
Top five
Saldamente nella top-five per tutto il weekend, Federico ha siglato il 5° tempo in qualifica in 1’38.573. Contrariamente a quanto ci s’aspettava consultando le previsioni meteo, la pioggia che doveva scendere sul circuito, si è esaurita prima dell’alba, ed un sole splendente ha permesso ai piloti di svolgere le Q2 con pista completamente asciutta. Nonostante la buona prestazione del ravennate contro il cronometro, Gara 1 è stata sfortunata. Partito molto bene, Federico ha mantenuto il passo dei primi fino a quando, all’inizio del 5° giro, è incappato in una scivolata, senza conseguenze, ma che non gli ha permesso di proseguire.
Dopo la delusione per la scivolata in Gara 1, Caricasulo suggella il suo ritorno al Campionato Italiano Velocità con una meritatissima vittoria nella classe SS600. Salendo sul primo gradino del podio, non solo ripaga la grande stima di Sandro Carusi e di tutto il suo team, ma inaugura con un alloro, la sua stagione 2021. Ottima performance dell’esperto pilota ravennate in uno dei circuiti di casa che, partito dalla quinta casella dello schieramento, ha corso per 13 giri con le rain, su un asfalto che andava asciugandosi. Cercando di non consumarle, ha cambiato passo sul finale quando, caduto Valtulini, ha trionfato all’ultimo giro.
“La gara più strana della mia vita, partiti con le gomme da bagnato, ho aspettato per 13 giri per non consumarle, prima di iniziare a spingere. Mi dispiace per la caduta di Valtulini, ma sono contento di aver vinto. Grazie a GMT94 che mi ha permesso di essere qui e a Sandro Carusi che ha creduto in questo progetto.” Federico Caricasulo.
