Mentre in Formula 1 il campionato è ancora in piena attività con il titolo in bilico tra Sebastian Vettel e Fernando Alonso ma con altri tre piloti che potenzialmente potrebbero aggiudicarsi il campionato del mondo, nell’altro campionato, la Indycar Series, i giochi si  sono già conclusi da qualche settimana.
Dopo un campionato combattutissimo che ha visto ben 8 piloti diversi salire sul gradino più alto del podio su quindici gare, la spunta proprio nell’ulitma tappa del campionato, Ryan Hunter-Reay, del Team Andretti Autosport motorizzato Chevrolet.
Arrivato all’ultima gara con 17 punti di svantaggio su Will Power, Team Penske motorizzato Chevrolet, altro gran protagonista del campionato con un inizio di stagione al fulmicotone, approfitta del grossolano errore di quest’ultimo che finisce a muro mentre si stavano giocando la 13esima posizione dopo aver effettuato il primo pit stop.
Riuscito ad arrivare ai box, i meccanici, dopo un lungo lavoro, riescono a sistemare la vettura e a farlo rientrare con circa settanta giri di distacco, riuscendo a recupera una posizione su Ej Viso ritiratosi per problemi tecnici costringendo Hunter-Reay a passare dal sesto al quinto posto per ottenere il titolo.
Al portacolori di Andretti, rimasto in sesta posizione per svariati giri, arriva la svolta a circa venti giri dalla fine quando la macchina di Alex Tagliani, in lotta per la vittoria finale, ha dato forfait a causa dell’esplosione del motore,  proiettando Hunter-Reay in zona titolo, recuperando posizioni  fino al terzo posto, fino al colpo di scena finale con bandiera rossa da parte del direttore di gara, procedura veramente inusuale nella Indycar Series, causando una ripartenza con Hunter-Ray in difficoltà a causa di piloti come Helio Castroneves, Graham Rahal, Scott Dixon e Takuma Sato con gomme nuove in gran rimonta, con il giapponese che fa da ago della bilancia quando finisce a muro costringendo la direzione gara ad un regime di caution che dura fino alla fine  consegnado di fatto a  Ryan Hunter-Reay, che finisce quarto,  il titolo della Indycar series, riportandolo dopo sei anni ad un pilota americano e facendo conquistare al Team Andretti il quarto titolo dalla sua nascita.
Da segnalare il 12esimo posto in classifica generale del “nostro” Rubens Barrichello alla sua prima espereinza nel campionato americano in forza al Team KV Racing Technology motorizzato Chevrolet.

Classifica Campionato Indycar Series 2012

Emanuele Bompadre

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