Obiettivo record. L’under 21 ci crede. Sannino, il tecnico dei miracoli, chiede l’ultimo sforzo: chiudere un campionato fantastico senza ko. Al PalaDanubio, quest’anno un bunker (tra prima squadra e baby Isola nessuna sconfitta), va in scena il primo atto, la penultima di ritorno. Isola-Nepi finisce da copione, con i baby fenomeni (campioni juniores e under 21) a fare la partita, girare palla e provare schemi su schemi. Al Nepi, messo comunque bene in campo e bravissimo a ripartire, il compito di limitare la Banda Sannino in attesa di un errore. Il match si mette subito bene. Nicoletti si sblocca dopo tre partire senza reti (un record quest’anno) mettendo a segno il suo centonovesimo sigillo (altro record). E Zangari a fare bis con una sassata da fuori che piega le mani al portiere ospite. Da lì la partita è in discesa e l’Isola può amministrare, colpendo con Vitali, Paradiso (doppietta) e ancora Zangari, e buttare la testa a mercoledì, quando si giocherà il dentro o fuori in coppa. Il campionato è ormai suo da più di un mese, ma non è finito. L’ultimo ostacola si chiama Civitavecchia, in palio non ci sono solo i tre punti: c’è la storia da centrare. Un campionato da chiudere senza ko, senza macchie, mettendo in bacheca un altro record, un altro trofeo.
LA COPPA La brutta e per molti versi immeritata sconfitta dello scorso
25 aprile contro il Civitavecchia (4-2 fuori casa) ha complicato i piani di Sannino e brucia ancora parecchio. Tre pali, due rigori negati, una gestione dei falli piuttosto discutibile sono un buon bottino per recriminare. Ma contro il Valle dei Casali mercoledì bisognerà ritrovare quella cattiveria e quel furore agonistico che le quasi cento partite macinate quest’anno tra under 21 e juniores hanno, per forza di cose, in qualche misura scalfito. Troppo grande la differenza di fame tra Civitavecchia e Isola. Avvelenata la prima, morbida la banda Lattanzi che pure, con la sua immensa classe e l’intelligenza tattica che Sannino ha inculcato ai suoi, era riuscita a pareggiare lo svantaggio iniziale con un gran gol di Zangari da fuori e portarsi su con una splendida azione di Paradiso. Da lì in poi qualche scelta arbitrale un po’ strana, la sfiga, i tre pali incocciati dall’Isola con Nicoletti (due volte), Paradiso, i penalty solari negati e il furore del Civitavecchia hanno rimesso tutto in discussione. Nel girone a tre ne passa una sola, l’Isola può solo sperare in un passo falso del Civitavecchia. Ma mercoledì bisognerà sommergere di gol il Valle dei Casali. C’è anche l’opzione migliore seconda da agguantare. Comunque vada la stagione rimane esaltante. Una piccola macchia non può scolorire un anno stratosferico.