Il tennis italiano aspettava da tempo un campione.
E’ arrivata una campionessa: Francesca Schiavone che trionfa nel più importante torneo al mondo sulla terra battuta, congedando 6/4 – 7/6 l’australiana – numero 7 del mondo – Samantha Stosur. La Schiavone vince il Roland Garros realizzando un sogno che nessuna italiana aveva mai realizzato prima. Vince baciando il campo, riaccendendo i riflettori sul magico rettangolo di terra rossa.
La “leonessa” è nella storia del grande tennis ed il tennis italiano ritorna nella storia dopo gli anni d’oro della Coppa Davis di Panatta, Barazzutti, Zugarelli e Bertolucci, gli anni che furono il periodo più esaltante nella storia del tennis italiano. Trainarono e coinvolsero appassionati ed avventori di questo sport, popolando i circoli.
Se il tennis italiano aveva bisogno di un nuovo input a ricordare quanto è emozionante misurarsi contemporaneamente con un avversario e con la propria personalità, Francesca Schiavone testimonia con la sua intelligenza tattica, il suo carattere e la sua caparbietà che il tennis non è solo preparazione atletica e bel gioco. La vittoria della Schiavone è la vittoria di una trentenne che si afferma e si determina, è la vittoria dell’Italia, è ancora una volta la vittoria del tennis.
Il tricolore si innalza a Parigi e riporta alla ribalta il tennis: sana competizione, praticabile a tutte le età, salutare, benefico, formativo.
Al tennis, ai sogni, alle speranze…
Ad maiora.
LZ
[foldergallery folder=”cms/file/BLOG/1934/” title=”1934″]
