Se ci avessero annunciato la sconfitta delle ragazze di Ferretti non l’avremmo presa certo bene. Aver vissuto e condiviso un bruttissimo pomeriggio agonistico ci ha invece mortificato.
Un primo set giocato all’insegna di una supremazia indiscutibile anche se c’è da dire che la squadra del Viterbo era l’ombra di quella che ricordavamo dall’anno scorso. Un secondo set con avversarie che lo perdono arrivando a stento a 14 e si è giocato meno di un’ora.
Il Volley Anguillara perde il terzo set che si trascina a colpi di reciproci break, e un brutto presentimento ci assale anche se ancora confidiamo su quello che l’anno passato è stato il ‘leitmotiv’ della squadra di Anguillara: il carattere.
Quell’atteggiamento vincente sempre mostrato dalle sabatine e basato sulla voglia di battersi anche se qualche volta attraversato da momenti di distrazione.
Sabato abbiamo sperato di poterne riscrivere mentre oggi ci troviamo inspiegabilmente, almeno per noi, a dover commentare una partita letteralmente buttata alle ortiche.
Un quarto set che è l’esatta fotocopia del bruttissimo terzo, con ricezioni completamente sbagliate e muri che non si riuscivano ad organizzare, contrariamente a quelli delle ragazze del Volley Ball Club di Viterbo che anche se sotto di due set non hanno mai accettato di dover perdere.
Forse il segreto di tante vittorie sta proprio qui: non accettare la sconfitta prima del fischio finale.
Un ultimo set, quello decisivo, nel quale le atlete sabatine non hanno saputo dove andare a trovare il “carattere”, e non sono bastate le urla di Ferretti questa volta, mentre noi da lontano, avevamo l’impressione che le ragazze neanche lo stessero a sentire.
Non sappiamo se sul 2 a 0 le ragazze abbiano avvertito la paura di vincere così come spesso succede nel tennis quando il braccio si fa corto; certo non vogliamo pensare che abbiano sprecato un’opportunità eccezionale solo per sufficienza, per la sicurezza di aver ‘schiantato’ di nuovo le avversarie con un secco 3 a 0.
Non abbiamo mai lesinato i complimenti e gli apprezzamenti a queste giovani atlete. Con la stessa tranquillità di chi scrive quello che vede, oggi il dovere di cronaca ci impone solo critiche da cui non ci sentiamo di escludere quasi nessuna.
Ci auguriamo che il brutto capitolo sia definitamente chiuso così come siamo consapevoli che il loro percorso agonistico non debba ripartire da queste colonne, ma da un serio lavoro di squadra che siamo certi Ferretti è in grado di riscostruire, da subito però.
Sabato prossimo le ragazze di Anguillara saranno di nuovo in trasferta per incontrare la squadra del Tiburtini Roma Centro che ha perso tutti e due gli incontri iniziali di questo campionato. Ci piace pensare che prepareranno l’incontro come se fosse il più difficile del campionato anziché supporre, per l’attuale diversa posizione in classifica, di averlo già vinto.
Un primo set giocato all’insegna di una supremazia indiscutibile anche se c’è da dire che la squadra del Viterbo era l’ombra di quella che ricordavamo dall’anno scorso. Un secondo set con avversarie che lo perdono arrivando a stento a 14 e si è giocato meno di un’ora.
Il Volley Anguillara perde il terzo set che si trascina a colpi di reciproci break, e un brutto presentimento ci assale anche se ancora confidiamo su quello che l’anno passato è stato il ‘leitmotiv’ della squadra di Anguillara: il carattere.
Quell’atteggiamento vincente sempre mostrato dalle sabatine e basato sulla voglia di battersi anche se qualche volta attraversato da momenti di distrazione.
Sabato abbiamo sperato di poterne riscrivere mentre oggi ci troviamo inspiegabilmente, almeno per noi, a dover commentare una partita letteralmente buttata alle ortiche.
Un quarto set che è l’esatta fotocopia del bruttissimo terzo, con ricezioni completamente sbagliate e muri che non si riuscivano ad organizzare, contrariamente a quelli delle ragazze del Volley Ball Club di Viterbo che anche se sotto di due set non hanno mai accettato di dover perdere.
Forse il segreto di tante vittorie sta proprio qui: non accettare la sconfitta prima del fischio finale.
Un ultimo set, quello decisivo, nel quale le atlete sabatine non hanno saputo dove andare a trovare il “carattere”, e non sono bastate le urla di Ferretti questa volta, mentre noi da lontano, avevamo l’impressione che le ragazze neanche lo stessero a sentire.
Non sappiamo se sul 2 a 0 le ragazze abbiano avvertito la paura di vincere così come spesso succede nel tennis quando il braccio si fa corto; certo non vogliamo pensare che abbiano sprecato un’opportunità eccezionale solo per sufficienza, per la sicurezza di aver ‘schiantato’ di nuovo le avversarie con un secco 3 a 0.
Non abbiamo mai lesinato i complimenti e gli apprezzamenti a queste giovani atlete. Con la stessa tranquillità di chi scrive quello che vede, oggi il dovere di cronaca ci impone solo critiche da cui non ci sentiamo di escludere quasi nessuna.
Ci auguriamo che il brutto capitolo sia definitamente chiuso così come siamo consapevoli che il loro percorso agonistico non debba ripartire da queste colonne, ma da un serio lavoro di squadra che siamo certi Ferretti è in grado di riscostruire, da subito però.
Sabato prossimo le ragazze di Anguillara saranno di nuovo in trasferta per incontrare la squadra del Tiburtini Roma Centro che ha perso tutti e due gli incontri iniziali di questo campionato. Ci piace pensare che prepareranno l’incontro come se fosse il più difficile del campionato anziché supporre, per l’attuale diversa posizione in classifica, di averlo già vinto.
“Se Atene Piange, Sparta non ride”: purtroppo anche la compagine di Fagiani è tornata a casa sconfitta, forse immeritatamente. Sui particolari rimandiamo i nostri lettori direttamente al sito www.volleyanguillara.it e al commento dell’incontro scritto da Mario Casella.
Renato Magrelli
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