Prima di tuffarci nella nuova sfida, che attende i nostri ragazzi (sul campo del Città di Pomezia, sconfitto per 3 a 1 dall’Ostiantica, ndr) abbiamo fatto due chiacchiere con il capitano della Pescatori Ostia, Luca Lo Presti, protagonista suo malgrado nell’episodio, il rigore, che ha deciso il derby a favore del Palocco.
Un rigore che, dalle immagini, si è rivelato inesistente, ma che già dal vivo era sembrato non esserci, scatenando le giuste proteste degli Squali e dello staff tecnico.
L’intervista al Capitano Lo Presti
Buongiorno Luca, non vogliamo mettere il dito nella piaga, ma non possiamo non partite da quell’episodio. La tua valutazione:
“Credo che le parole siano superflue. Le immagini parlano chiaro, il rigore non c’era. Dispiace perchè da subito mi sono reso conto di non aver neanche sfiorato l’avversario. Penso che sia importante da parte di tutti noi di pensare solamente a giocare, senza parlare troppo con l’arbitro, senza indispettirlo e mandarlo in confusione. Perchè poi – ed è l’unica spiegazione che mi do – succede questo, che ti fischia un rigore inesistente. Perchè sta ad un passo e non si capisce come abbia potuto dare quel penalty!”.
Tanta rabbia, dunque, per questo stop, dopo la bellissima prestazione di Santa Maria delle Mole, all’esordio in campionato. Le sensazioni tue e del gruppo e un commento sulla gara e sulla prestazione della Pescatori.
“Si, c’è tanta rabbia, perchè abbiamo perso a due minuti dalla fine una gara che ormai era avviata sullo 0 a 0. Quindi è un punto perso, che ci avrebbe portato a 4, dopo due gare, e ci avrebbe permesso di continuare sull’onda positiva della prima vittoria. Per quanto riguarda la prestazione, diciamo “senza infamia e senza lode. Primo tempo meritavano qualcosa in più loro, sono partiti meglio e hanno costruito un paio di occasioni. nella ripresa, però, siamo usciti noi, quindi alla fine era una gara da “chi segna vince” ma se finiva 0 a 0, nessuno avrebbe potuto dire nulla. Dobbiamo imparare, in casa, a fare un altro tipo di gioco, forse più “maschio”, per scardinare le difese ospiti. Ormai ci conoscono, non siamo più una sorpresa”.
Come si riparte dopo questa sconfitta?
“Abbiamo due opzioni, o farci abbattere e lamentarci, e fare un campionato di basso livello, oppure prendere quello che ci è successo e farne una nostra forza, compattarci ancora di più, farne un collante per tutto il gruppo. Questa, per me, è la strada da percorrere per poter fare un grande campionato. Dobbiamo prendere tutta la frustrazione, la rabbia, il rammarico, e convogliare tutto in energia positiva per la prossima sfida, per andarci a prendere i punti persi”.
Parole da capitano vero.
